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Roberto Amodio, doppio ex di NapoliLecce, ha parlato a Il Riformista della gara di domenica pomeriggio. Nel 1990, ritorna a giocare in Serie A. Infatti passa a titolo definitivo al Lecce allenato da Zbigniew Boniek. Nonostante disputa un buon campionato da titolare, la squadra giunge al 15º posto e quindi retrocede in cadetteria. Con i giallorossi gioca la Serie B l'anno seguente. Poi viene acquistato a titolo definitivo dal Taranto e disputa sempre la Serie B, ma a fine stagione, dopo un disastroso campionato, i pugliesi retrocedono in Serie C1. Questo il suo pensiero sui salentini e campani: "Mi aspetto una bella gara. Negli ultimi tempi a Lecce hanno ritrovato lo stimolo iniziale. Lo stesso Napoli ha ritrovato entusiasmo e voglia di sacrificarsi. Il Lecce battendo il Torino ha riscoperto grande verve. L’allenatore del Lecce Fabio Liverani è contento degli acquisti arrivati che si sono integrati bene. Credo sarà una partita aperta. Vedremo le squadre di due allenatori che non rinunciano al gioco. Il Napoli cerca sempre di partire da dietro, giocando, e troverà di fronte una squadra che ha una buona fisionomia. I giocatori lavorano da tempo con Liverani. Anche se, a prescindere dallo schieramento, bisogna dire che il Napoli ha più qualità singolarmente”. Amodio prosegue: “Il Napoli era scoperto a centrocampo adesso ha Lobotka, più geometrico e Demme, il classico mediano che morde palla. Aveva pochi ricambi nel reparto e questi elementi possono dare garanzie. Hanno fatto intravedere nuove cose. Possono solo crescere”. II doppio ex conclude: “La componente maggiore è il pubblico ritrovato. Messe da parte le polemiche oggi c’è più ottimismo. Ci sono momenti bui per tutti, ma Gattuso è stato bravo a riprendere in mano la squadra e a non farla precipitare nel momento in cui vi è stata mancanza di fiducia collettiva”.
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