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La trentunesima giornata non vedeva solo lo scontro diretto tra Lecce e Venezia. Tra venerdì e lunedì, infatti, si sono giocate diverse partite importantissime sia per la lotta per un posto in Champions, ma anche per evitare il pericolo retrocessione. Le sfide sono state dominate dalla tensione, a tal punto che si sono registrati due dati inequivocabili.

Sette pareggi in dieci partite, è record

Sette delle dieci partite di campionato, infatti, sono finite in pareggio.Si tratta di un record che è stato eguagliato nove volte nella storia del campionato di Serie A (8°giornata 1947-48, 10ª giornata 2004-05, 38ª giornata 2004-05, 11ª giornata 2007-08, 24ª giornata 2008-09, 12ª giornata 2020-21, 32ª giornata 2023-24, 35ª giornata 2023-24 e 31ª giornata 2024-25), ma non si è mai andati oltre. I match potevano essere anche otto se Lucca, al 94° del primo anticipo tra Genoa e Udinese, non fosse stato leggermente in fuorigioco, motivo per il quale è stato annullato il gol dell'uno a uno da parte dei friulani.

In particolar modo, domenica si sono registrati quattro pareggi in cinque partite, con alcuni match che hanno regalato tante emozioni, come quello del Via del Mare o il pareggio dell'Olimpico tra Roma e Juventus, mentre ci sono state partite come Empoli-Cagliari, dove le due squadre hanno dato vita ad una brutta partita di calcio, dominata soprattutto dalla paura di non perdere. In effetti, perdere punti in questa fase di campionato significa complicarsi maledettamente la vita per raggiungere un determinato obiettivo, che sia salvezza o ingresso in Champions

Vedi il caso dell'Atalanta, uscita sconfitta in casa contro la Lazio, che in poche settimane si è trovata dall'essere in lotta per lo scudetto al rischio di non andare nemmeno in Champions League.

Solo ventidue gol in questa giornata, e anche mal distribuiti

Il secondo dato che certifica l'importanza che aveva questa giornata è il numero di gol segnati (ventidue in totale). Se questo dato può sembrare normale, dobbiamo considerare che solo nei tre match del sabato sono stati segnati dodici dei ventidue gol totali (quattro a Monza, Parma e Milano), mentre gli altri dieci gol sono suddivisi nelle sette partite rimanenti (uno a Genova e Bergamo, due a Lecce, Torino, Roma e Bologna e zero a Empoli).

Alcune di queste partite, come Lecce-Venezia e Bologna-Napoli avremmo potuto assistere ad un numero maggiore di gol, ma Radu da una parte e Scuffet dall'altra hanno salvato rispettivamente lagunari e partenopei.

lecce-venezia radu

Ma, al di là dei vari salvataggi dei portieri, i punti conquistati cominciano a valere doppio e da qui a fine campionato vedremo sempre più sfide dove a dominare saranno le difese.

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