Blizz Primatist: un record per l'Italia
DI GIULIO PALIAGA
Sono 7 i record mondiali centrati dalla monoposto elettrica di ultima generazione, Blizz Primatist Electric Prototype, progettata e realizzata da un team tutto italiano coordinato dall'imprenditore e pilota torinese Gianmaria Aghem. Sulla pista del Nardò Technical Center, la monoposto ha battuto tutti i primati - durata e distanza - per veicoli elettrici. Si tratta, è bene sottolineare, di dati ufficiosi, in attesa di essere omologati dalla FIA.
I record. I risultati ottenuti venerdì 30 aprile e sabato 1° maggio 2021, con il cronometraggio a cura dell'Associazione Cronometristi "G. Dolce" di Lecce e con la presenza dei commissari della FIA e di Aci Sport, sono i seguenti:
Categoria A Gruppo VIII Classe 1 fino a 500 kg (effettivi 499 kg):
- 10 miglia in 04:34.913 alla velocità media di 210,743 km/h
- 100 km in 26:07.160 alla velocità media di 229,714 km/h
- 100 miglia in 41:45.806 alla velocità media di 231,208 km/h
- In 1 ora percorsi 225,197 km
Categoria A Gruppo VIII Classe 2 da 500 kg a 1.000 kg (effettivi 507 kg) con zavorre:
- 10 miglia in 04:14.671 alla velocità media di 227,493 km/h
- 100 Km in 24:40.672 alla velocità media di 243,132 Km/h
- 100 miglia in 39:45.395 alla velocità media di 242,878 Km/h
L'equipe. Coordinati del Presidente di Associazione, l'Ing. Claudio Barriera, hanno prestato servizio il neo eletto Presidente Regionale della Puglia, Ing. Giuseppe Centonze, il vicepresidente di associazione Giulio Paliaga ed il consigliere Gregorio Rizzo. La preparazione minuziosa di ogni singolo particolare, le competenze tecniche di ognuno dei presenti ed un eccellente lavoro di gruppo hanno consentito di portare a termine con successo un risultato che torna a vanto sia dell'Associazione di Lecce, non nuova al cronometraggio di record presso il Nardò Technical Center, ma anche dell'intera Federazione Italiana Cronometristi.
Apparecchiatura. Per il cronometraggio sono stati utilizzati due diversi sistemi di rilevamento: il primo, quello ufficiale, ha impiegato il cronometro REIPRO della ditta Microgate; altri 2 cronometri sono stati utilizzati come sistema di emergenza. Per la visualizzazione del tempo a scorrere è stato utilizzato il MicroTab, sempre di casa Microgate. L'utilizzo del REIPRO Microgate ha garantito affidabilità e precisione nella rilevazione del tempo. Aspetto di fondamentale importanza per il cronometraggio di un evento simile, infatti, è la sincronizzazione continua tramite GPS del cronoscrivente, durante tutta la durata della rilevazione. Tutti i presenti, personalità del mondo dell'automobilismo oltre che addetti ai lavori, hanno potuto visualizzare in tempo reale i dati del rilevamento ed i vari record, direttamente sui loro cellulari o tablet. L'elaborazione è stata fatta con un software sviluppato dall'Associazione di Lecce.
Il tracciato. Il Nardò Ring inaugurato nel 1975, è noto come Nardò Technical Center dal 2005, ed è costituita da una pista di prova ad alta velocità circolare, un circuito di handling ed una pista sterrata, ed è uno dei più importanti e rinomati centri di sperimentazione del mondo. Dal 2012 il Centro Prove è parte integrante di Porsche Engineering Group GmbH. Il record della Blizz Primatist si è tenuto sulla pista circolare auto, costituita da 4 corsie, e la corsia dedicata al record è stata certificata con una lunghezza di 12,650 km ca.
La vettura. Gianmaria Aghem, 74 anni, dopo una brillante carriera professionale ed un vita di trionfi sulle auto storiche, per la creazione del suo prototipo è stato ispirato dalla Zer della Bertone, prima vettura elettrica da record made in Italy (velocità media sull'ora 199,884 km/h e velocità massima 303.977 km/h nel 1993 presso il NTC). Blizz Primatist è frutto di un accurato studio nel campo dei veicoli ad emissioni zero, finalizzato a migliorare il rendimento energetico e consentire una diminuzione dei consumi. L'obiettivo di Aghem, che ha personalmente coordinato tutte e fasi dei record, è stato quello di dimostrare che una vettura alimentata da sole batterie può percorrere lunghe distanze ad una velocità fino a pochi anni fa inimmaginabile. La vettura è stata realizzata in collaborazione con Eugenio Pagliano, che guidò il team che lavorò sulla Zer, Carbonteam, per la carrozzeria, Podium Engineering, per la progettazione e la realizzazione, e con il supporto del Politecnico di Torino.
Il risultato è un veicolo lungo 4020 cm, largo 1 m ed alto 82 cm, dal peso di circa 500kg, variabile a seconda delle configurazioni, che utilizza come propulsore un motore asincrono a flusso assiale, alimentato da batterie agli ioni di litio, in grado di erogare una potenza superiore ai 200 CV, ottimizzato in funzione del weekend al Nardò Technical Center. Il pacco batterie è formato da 2.688 celle agli ioni di litio, preventivamente selezionate e gestite da un algoritmo già collaudato in Formula 1.