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Carmelo Miceli, ex calciatore del Lecce, ha parlato a La Gazzetta del Mezzogiorno del cammino degli uomini di Fabio Liverani in campionato. Questo il suo pensiero: "Sulle prospettive del Lecce in chiave-salvezza sono fiducioso. La società ha dimostrato di sapersi muovere, Liverani è preparato ed i calciatori lo seguono e ci mettono il cuore. Per accrescere le chance di farcela, però, la formazione salentina dovrà migliorare nella fase di non possesso. Le cifre relative ai primi 17 turni, infatti, sono inequivocabili ed indicano che i giallorossi trovano con discreta facilità la via della rete ed in quest’ottica sono i migliori nella parte basse della classifica, ma indicano anche che incassano decisamente troppi gol e questo rischia di diventare un fardello pesante. Occorrerà trovare le contromisure adeguate. Innanzitutto attraverso un innalzamento della soglia di attenzione da parte di chi va in campo e magari anche tramite qualche accorgimento tattico che non snaturi comunque l’identità della squadra”. L'ex calciatore giallorosso aggiunge: “I 15 punti sin qui messi in cassaforte non sono male. Se il torneo terminasse oggi, il Lecce sarebbe salvo, ma ci sono altre 21 partite da giocare ed il girone di ritorno è tradizionalmente più complicato di quello di andata. Pertanto, i giallorossi dovranno migliorare la loro fase difensiva. Hanno incassato almeno un gol in 16 dei 17 match disputati. Sotto questo profilo serve quindi una inversione di tendenza e penso che, con il lavoro, ci siano i presupposti per ottenerla. La serie A non permette distrazioni o cali di concentrazione e suppongo che questo i calciatori, la maggior parte dei quali non la conoscevano, lo abbiano capito ampiamente sulla propria pelle”. Il Lecce dovrà lottare contro tutti per non retrocedere, Miceli spiega: “Da quota 22, attualmente occupata dal Bologna, in giù nessuna squadra può sentirsi al sicuro. Com’è stato dimostrato proprio dai felsinei, bastano due successi di fila per compiere un balzo in avanti significativo. Al contempo, però, com’è accaduto al Lecce, sono sufficienti due stop di fila per essere risucchiati in piena bagarre. In quasi tutte le stagioni è accaduto che qualche formazione che, a fine andata, sembrava occupasse una posizione tranquilla, nel ritorno sia finita in piena bagarre-salvezza. Né il blasone di una società può garantire che il suo risultato finale sarà positivo”. L'ex giallorosso dice la sua sul calciomercato che dovrà affrontare il Lecce: “Sono convinto che l’anima di una compagine sia costituita dal centrocampo. Fossi alla guida del Lecce farei qualche innesto di valore proprio in questo reparto nel quale, tra l’altro, Liverani è stato spesso in emergenza. Anche in difesa un innesto non sarebbe male. L’attacco, invece, mi sembra bene assortito e ricco di soluzioni alternative. Ma sono certo che la società, Meluso e Liverani abbiano già stabilito le strategie da seguire”.
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