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L'obiettivo è sempre stato questo 

Come vi ha anticipato il presidente, il primo giorno con lui, quando mi ha offerto di tornare ed io ho deciso di lasciare il mio contratto con la Fiorentina per rientrare nel mio Salento, avevamo in mente tanti sogni, a me piace definirli così. Io sapevo la voglia di crescere e di emergere nuovamente di questo territorio ed il presidente però per prima cosa mi ha detto che avremmo dovuto fare nuovamente calcio a Lecce, per far stare bene anche i nostri tifosi. 

Abbiamo pensato che era giusto cominciare a pensare alle strutture, alle attrezzature, alle infrastrutture ed agli impianti. Il Lecce ha spogliatoi ed una palestra all’avanguardia, abbiamo creato ad Acaya in campo solo per la Primavera, ma questo non ci bastava ed avevamo il sogno di creare una casa tutta nostra.

Io ho sempre pensato che fosse meglio rinunciare ad un giocatore ma far diventare quella casa, la casa del Salento, un resort. 

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