Brescia e Lecce si ritrovano di fronte nuovamente, dopo che l’anno scorso hanno dato vita ad una battaglia avvincente e senza esclusioni di colpi in Serie B.
Da una parte i lombardi allenati da Corini, ritornato dopo il breve interregno di Grosso, forti della vittoria ritrovata in quel di Ferrara e di un Balotelli finalmente decisivo. Dall’altra il Lecce di Liverani, una formazione con qualche difetto e limite, ma mai doma e sempre pronta a ribaltare le partite grazie alla forza del gruppo.
In realtà, le due rose non sono poi così cambiate rispetto alla scorsa stagione. Il Brescia è intervenuto in difesa, acquistando portiere e difensore centrale ed in attacco con i colpi Balotelli e Matri, ma non ha variato l’ossatura della squadra che l’hanno scorso ha vinto la cadetteria. Sabelli, Mateju, Tonali, Bisoli, Ndoj e Torregrossa dovrebbero essere della partita e saranno loro a guidare i nuovi alla ricerca di altri tre punti vitali per la classifica delle
rondinelle.
Il Lecce, dal canto suo, dovrà fare a meno di due punti fermi della sua rosa, quali Lucioni e Petriccione, ma ritroverà uno scatenato Lapadula, il quale ha vissuto un mese di Novembre fantastico, espulsione con il Cagliari a parte, ed ha dimostrato di essere ancora in stato di grazia nel match di Coppa Italia contro la Spal, nel quale ha guidato da solo, o quasi, le sortite offensive giallorosse.
Il Rigamonti è stato di solito teatro di grandi sfide salvezza o promozione. In totale sono 20 i precedenti tra le due compagini, alcuni dei quali nella massima serie. Quella tra Brescia e Lecce è stata anche la sfida tra Roberto Baggio e Javier Ernesto Chevanton, due giocatori che, nei primi anni 2000, hanno reso indimenticabili quei confronti. Adesso in campo ci sono Mario Balotelli e Filippo Falco, entrambi alla ricerca di una convocazione in nazionale. Il primo in realtà vorrebbe ritrovare la maglia azzurra, mentre per il 10 giallorosso sarebbe la prima volta. E chissà che quest’occasione non sia il talento di Pulsano a mandare un altro segnale al commissario tecnico Roberto Mancini, magari alla sua maniera, a giro sotto la traversa.
