Serie A, cambia tutto: prepariamoci a maxi recuperi
L'obiettivo è quello di aumentare il tempo di gioco effettivo
Come riportato da Calcio & Finanza, la Serie A si autoimpone un cambiamento anche dal punto di vista delle scelte arbitrali. Dal prossimo anno, infatti, stop ai rigorini e sì ai colloqui pubblici arbitro-Var in tv, al ricambio generazionale e, soprattutto, all’aumento del tempo di gioco effettivo grazie a recuperi lunghi come sperimentato nel Mondiale 2022. Tra le novità della prossima Serie A ce n’è una che sarà sicuramente di grande impatto per gli spettatori: i recuperi abbondanti del tempo perso.
Il designatore Gianluca Rocchi, come scrive anche la Gazzetta dello Sport, dovrà sensibilizzare tutti gli arbitri proprio su questi temi, fondamentali nella prossima stagione.
L’Ifab, in aggiunta, ha sottolineato che anche le esultanze dovranno essere calcolate in maniera più precisa e netta. Alla trentunesima giornata dello scorso campionato si sono raggiunti i 101’ di recupero complessivi. L’obiettivo dell’Ifab, invece, è quello evitare che le perdite di tempo impediscano di giocare, facendo passare in secondo piano lo spettacolo di questo magnifico sport.
Il recupero nel calcio viene concesso di fronte a cinque situazioni evidenti:
- infortuni con massaggiatore in campo;
- sostituzioni;
- rigori;
- espulsioni;
- interventi VAR;
Il tempo perso viene conteggiato e aggiunto in maniera precisa alla fine di ciascun tempo. E viene conteggiato in base alle situazioni che lo determinano. Nell’ultima Serie A, ad esempio, la media è stata 54’ di tempo effettivo. L’augurio è che il prossimo anno si vada verso una crescita di questo minutaggio. Spesso negli altri campionati si gioca di più ed a ritmi più elevati e di questo le squadre ne traggono giovamento soprattutto in Europa. Lì, infatti, si nota poi la differenza tra compagini abituate ad un tempo effettivo maggiore. Il calcio italiano dovrà maturare anche sotto questo aspetto e dovrà farlo in fretta se non vorrà rimanere indietro rispetto al resto d’Europa.