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Matteo Malaventura, ex cestista italiano, e della nazionale maggiore, e attuale D.S. del Nardò Basket, è stato intervistato questa mattina ai nostri microfoni, trattando diverse argomentazioni. Queste le sue dichiarazioni:

Sull'esperienza nel Salento e sull'ultima stagione

Mi sono innamorato del Salento perché ho una moglie di origine salentina nonché una casa nei pressi di Otranto, tanto è vero che ogni qual volta che da giocatore finivo le stagioni mi piaceva trascorrere le vacanze da queste parti. Da circa due anni, inoltre, ci siamo trasferiti definitivamente qui a Lecce.

Lo scorso anno è stato molto lungo quanto difficile. Ne eravamo consapevoli ed è stata una grandissima soddisfazione la salvezza ottenuta nel finale. Nel prossimo, probabilmente, parteciperemo a uno dei più bei campionati di Serie A2 con tantissime squadre di livello e di prestigio. Per il Nardò Basket sarà, pertanto, motivo di grande orgoglio. 

Sul prossimo campionato

Nardò Basket

Sarà molto affasciante con due realtà come Pesaro e Brindisi, retrocesse lo scorso anno, che porteranno certamente maggiore visibilità all'intero torneo ma non solo: ci saranno anche Cantù, Forlì, Rimini, Udine e Torino che cercheranno di fare il salto di categoria, avendo un ruolo da protagoniste con roster molto attrezzati. In questo campionato ci saremo anche noi e cercheremo di giocarcela fino alla fine, crescendo passo dopo passo, sia come società che come squadra, cercando di ottenere la salvezza con maggiore tranquillità.

Sul pubblico neretino 

Riuscire a creare così tanto entusiasmo è per noi molto importante. Rendere il Nardò Basket la squadra trainante del Salento sarebbe motivo di grande orgoglio e stimolo. La spinta dello scorso anno è stata fondamentale e anche per il prossimo ci piacerebbe ottenere gli stessi numeri e la stessa passione vista durante lo scorso campionato.

Sul mercato

Stewart Jr Nardò Basket

È stato un mercato difficile con tante squadre di livello che hanno cercato giocatori per ottenere il salto di categoria, sfasando lo stesso mercato e creando una certa competizione sul piano economico. Noi abbiamo fatto il nostro, ottenendo quello che ci eravamo prefissati, lavorando in completa sinergia con l'intera società per assicuraci una squadra competitiva e in grado di dire la sua all'interno del nuovo campionato. Siamo partiti con le conferme di capitan Iannuzzi, Nikolic e Stewart perché crediamo siano la spina dorsale della squadra, aggiungendo nuovi elementi entusiasti di venire da noi e pronti a dire la loro nel corso della stagione. Ovviamente sarà il campo  a parlare ma ci riteniamo soddisfatti del lavoro svolto fino ad ora.

Su coach Dalmonte 

La sua esperienza sarà fondamentale. Il suo curriculum parla da sé e siamo molto contenti che sia rimasto da noi. Siamo convinti che riuscirà ad esaltare le qualità dei giocatori che abbiamo portato qui a Nardò e a fare ancora bene per i nostri colori.

Sulla scelta di diventare D.S. e sulle differenze da giocatore

Matteo Malaventura

Sono stato molto contento lo scorso anno di avere la possibilità di ricoprire questo nuovo incarico, rientrando nel mondo della pallacanestro. È un ruolo che mi piace, certamente diverso da quello di giocatore. Porto con me il mio bagaglio di conoscenze con nuove cose da imparare. Quello passato è stato per me un anno molto importante, di apprendistato oserei dire, in cui ho avuto la possibilità di comprendere certe dinamiche, crescendo e migliorando in questa nuova veste da dirigente.

Su Italbasket 

Credo che non ci siano tantissimi giocatori di qualità rimasti nei nostri campionati. Bisognerebbe ripensare ai settori giovanili e alla crescita dei ragazzi. Serve un cambio generazionale ma per farlo ci vorranno pazienza e volontà per ridare valore al nostro movimento.

 

 

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