Ecco cosa intendeva Corvino con l'espressione "uomo di campo"
L'interpretazione alle parole dette in conferenza stampa dal Responsabile dell'Area Tecnica giallorossa
Durante la conferenza stampa di ieri, Pantaleo Corvino, responsabile dell’area tecnica giallorossa, ha parlato anche del profilo del nuovo allenatore, senza svelare nomi.
Chi sarà il prossimo tecnico?
Ecco di seguito le sue parole del dirigente giallorosso riguardo il nuovo tecnico:
Marco Giampaolo? Siamo venuti qui per parlare di un'altra situazione. Il nome potrei farlo se ci sono gli accordi firmati. E' una situazione nella quale speravamo di non trovarci, ma quando ti trovi devi avere il tempo di fare delle valutazioni.
Al presidente ho detto che ci sono momenti in cui serve un po' di ignoranza. Ogni momento storico ha la sua logica. Io e Trinchera siamo uomini di campo. Per tre anni la strada che abbiamo tracciato ci ha portato dei successi. Al presidente ho detto che vorrei un uomo di campo. Dobbiamo intraprendere una strada comune a tutti, altrimenti si va in confusione. Voglio un allenatore che mi dia delle risposte.
Uomo di campo, che significa?
In tanti, in queste ore, si stanno interrogando sull’espressione “uomo di campo” utilizzata da Corvino ieri. Noi questa mattina daremo la nostra interpretazione, perifrasando quanto commentato dal dirigente originario di Vernole.
Crediamo che per “uomo di campo” si intenda un allenatore che viva il gruppo, lo spogliatoio, che parli chiaro senza troppi giri di parole e cerchi soluzioni sul terreno di gioco, lavorando ogni giorno a stretto contatto con la squadra, instaurando un rapporto diretto che vada al di là del ruolo allenatore e giocatore.
Un allenatore che abbia una profonda conoscenza del gioco direttamente acquisita sul campo, sia come giocatore sia come allenatore. Questa figura è molto coinvolta nelle dinamiche pratiche e operative della squadra: dall'organizzazione degli allenamenti alla gestione diretta dei giocatori durante le partite.
Un “uomo di campo” tende ad avere un approccio pragmatico e pratico, capace di leggere le situazioni tattiche e di intervenire con decisioni rapide e mirate. A differenza di un dirigente o di un allenatore più orientato alla teoria o alla strategia lontano dal terreno di gioco, l'uomo di campo è una persona “sul pezzo,” sempre pronta a immergersi nella realtà quotidiana della squadra.
Soltanto il campo dirà se il nuovo tecnico avrà queste caratteristiche e sarà in grado di compattare spogliatoio ed ambiente, andando alla ricerca della terza salvezza consecutiva, un risultato storico e troppo importante per questa piazza.