Estrema determinazione, dedizione al sacrificio e voglia di affermarsi: ecco Federico Baschirotto
LA SCHEDA
Nella tarda mattinata di ieri, è arrivata l’ufficialità di un acquisto di cui si parlava già da tempo e che va a rinforzare il reparto arretrato del Lecce: parliamo del trasferimento a titolo definitivo, in giallorosso, di Federico Baschirotto, terzino destro di 25 anni, proveniente dall’Ascoli. Per lui, la società di via Costadura ha offerto un importo di circa 350.000 euro al club titolare del suo cartellino ed un contratto individuale di tre anni con un’opzione di rinnovo per i successivi due.
Federico comincia a giocare a calcio da piccolissimo e, fino ai 5 anni, tira i primi calci al pallone al Circolo Noi di Nogara, piccolo paesino in provincia di Verona – il quale ha dato i natali ad un famoso ex portiere, Matteo Guardalben. Non si stacca né dalla palla (che condivide con il fratello Francesco, oggi tesserato per il Caldiero, club di Serie D), né da un ragazzino (a cui si lega, anche se è più piccolo di lui) che diventa suo grande amico: è Destiny Udogie, attualmente uno dei baluardi difensivi dell’Udinese.
Cresce giocando fra strade accidentate e terreni impervi, lontano da movimenti di fino e mirabolanti esibizioni tecniche. D’altronde, non ha iniziato la carriera fra i ranghi di un settore giovanile professionista (eccezion fatta per una brevissima parentesi al Chievo). Nel 2013, però, a 16 anni, ha la sua chance: lo prende il Legnago, con il quale disputa 30 partite fra Interregionale e Serie D: ‘Quella in D col Legnago, grazie alla quale entrai a far parte della nazionale dilettanti Under 17, fu la prima grande parentesi del mio percorso. Alla fine del campionato tante società iniziarono a seguirmi. Fu allora che capii davvero che sarei potuto diventare un calciatore professionista’, confessa candidamente Federico.
Lo nota la Cremonese, che decide – con un esborso di appena 40.000 euro, stando ad alcuni rumour – di metterlo sotto contratto e dargli una possibilità di emergere nella sua Primavera. Con i grigiorossi l’inizio è davvero positivo: al torneo di Viareggio di Febbraio 2015, gioca tutte e tre le partite della fase iniziale, rifilando ben 2 gol ai pari età del Nordsjaelland nel successo per 3-2. Viene schierato da difensore centrale.
Da qui in avanti, per Baschirotto si aprono diverse sliding doors, fatte di prestiti, di match in campionati duri, su campi polverosi e in contesti maschi: per l’annata 2015/2016, passa in prestito al Seregno, militante nel girone B della Serie D: qui gioca 34 partite di campionato (e due di playoff), mettendo a segno un gol. A fine anno, torna alla base, ma non entra nei piani della società grigiorossa, per cui viene spedito nuovamente in prestito: ad accoglierlo è il Forlì, in Serie C, che per la stagione 2016/2017 lo utilizza però con il contagocce; sono solo 10 le presenze in campo per lui in campionato e una in Coppa Italia di Lega Pro.
Altra annata, altro trasferimento temporaneo: stavolta tocca al Cuneo, al quale approda il 14 luglio 2017. Qui trova più continuità, con 21 gare (più una rete e un assist) in campionato, una presenza nella coppa di categoria e solo un minuto nella giornata di ritorno dei playout, che comunque vedono la sua squadra salvarsi ai danni del Gavorrano.
La stagione 2018/2019 è il classico viaggio all’inferno e ritorno: nell’anno che porta alla scadenza del contratto con la Cremonese, Federico decide di scendere di categoria e va alla Vigor Carpaneto Chero: qui disputa 32 partite (condite da due gol e tre assist). Lì (ri)comincia poi la sua marcia verso l’affermazione, prima di tutto personale: da svincolato, riesce a convincere la Viterbese, che lo prende a zero e decide di puntare su di lui per l’annata 2019/2020 in Serie C. Sarà assoluto protagonista con 27 match a referto in campionato e una partita in Coppa Italia. Il club ciociaro insiste su di lui e agli albori della stagione 2020/2021 gli schiude la porta della titolarità: gioca ben 31 match (più uno in coppa), realizza 4 gol e offre due assist.
Le buonissime prestazioni con la maglia gialloblu lo spingono verso l’Ascoli, che se lo aggiudica per circa 100.00 euro e che gli offre il salto in Serie B in una stagione che si chiude con una sconfitta ai playoff per la promozione nel massimo campionato. Un sogno sfiorato, ma non un rimpianto: in fondo, Federico era fra i dilettanti fino a due anni prima.
Passiamo al microscopio le performance nella stagione 2021/2022 di Federico Baschirotto. Con la maglia dell’Ascoli, come detto, lo scorso anno ha disputato 31 gare (delle quali 20 dal primo minuto, per una media di 62 minuti a partita), condite da ben 4 reti, le quali avrebbero potuto essere il doppio se non avesse mancato 4 grandi occasioni da rete. I gol, tutti realizzati all’interno dell’area di rigore, mostrano il suo campionario di versatilità: due sono stati effettuati di testa, uno con un tiro di destro ed uno con una conclusione di sinistro.
Con 42,2 tocchi di palla per gara e 0,4 passaggi chiave per match (comunque non pochi, in considerazione del ruolo ricoperto), Baschirotto è stato un nodo nevralgico del gioco dei bianconeri. Inoltre, ha fatto registrare una buonissima percentuale di passaggi andati a buon fine, ovvero il 69% (ripartiti come segue: 73% per passaggi nella propria metà campo, 60% per passaggi nella metà campo avversaria, 32% sulle palle lunghe, 44% sui passaggi corti, 18% sui cross). Difensivamente, il suo contributo è stato soddisfacente: con lui in campo, l’Ascoli ha chiuso ben tre partite con la porta inviolata; inoltre, si è prodotto in un recupero netto a gara, ben 2,1 salvataggi per match e non ha causato né errori che hanno portato ad una conclusione in porta da parte degli avversari, né svarioni che hanno causato un gol ai danni della sua squadra. Purtroppo, però, ha anche causato due falli da rigore a beneficio degli avversari, uno dei quali a vantaggio proprio del Lecce nel 3-1 del Via del Mare del 2 marzo scorso.
Baschirotto ha vinto, poi, il 50% dei contrasti (e il 58% di quelli aerei), commettendo 0,8 falli per match. La quota di palloni persi (12,7 per gara) è stato uno dei dati meno positivi della sua stagione. Sostanzialmente, dal punto di vista disciplinare non è incappato in eccessi o sanzioni particolari, viste le sole 3 ammonizioni collezionate.
La sua media voto annuale, secondo Sofascore, è stata pari a 6,74. Per mero raffronto numerico, Calabresi ha chiuso il suo campionato con una media di 6,79 e Gendrey con una media di 6,86; è anche vero, però, che né l’ex Bologna né il terzino francese hanno realizzato alcuna rete.
La carriera di Federico Baschirotto lo ha sempre visto al top della forma: non ha dovuto subire alcun tipo di infortunio rilevante, segno che la sua tenuta fisico/atletica è davvero ragguardevole. Tutto merito del duro, durissimo lavoro portato avanti negli anni: ‘Il mio pregio? Credo la determinazione, specie quando non sai se tutti i tuoi sacrifici verranno davvero premiati un giorno. Quando sei da solo in camera, lontano da casa e dalla tua famiglia, senza alcuna certezza. Quando ogni allenamento e ogni partita valgono molto. In quei casi qualche dubbio te lo poni, ma al tempo stesso darti delle risposte. E continuare ad avere fiducia. La verità è che nessuno ha mai davvero creduto in me, ho sempre dovuto far fatica ed arrangiarmi da solo. Sempre sotto esame. Ho sempre tirato dritto per la mia strada, da ragazzo ambizioso quale sono sempre stato. Bisogna sacrificarsi, prima di tutto. E lavorare duro tutti i giorni. Io vivo di calcio, questo dice ora la mia vita. Soprattutto questo, quindi devo cercare di fare al meglio. Non sono un talento cristallino, devo estrarre da me stesso tutto quello che ho dentro’, ammette Federico. Prima di passare al Lecce, per esempio, Baschirotto ha dato dimostrazione della sua propensione al lavoro: mentre è in vacanza, certifica il tempo di 54 minuti e 44 secondi per completare 5 chilometri di corsa, 5 chilometri di vogatore e 5 chilometri di air bike. La fatica è di casa nella famiglia Baschirotto: a Nogara, infatti, possiede un’azienda agricola, principalmente gestita dai fratelli Filippo e Fabio, anche loro arrivati nel mondo del calcio ma ‘andati via’ dalle sue dinamiche troppo presto. Adesso danno una mano ai genitori, Graziano e Giuliana, i quali – curiosamente – hanno messo su una famiglia con quattro ragazzotti chiamati tutti con nomi che iniziano con la lettera F. E tutti sostenitori della Juventus.
Il profilo di Federico Baschirotto stilato da Football Manager 2022 parla di un difensore di 184 centimetri d’altezza per un peso forma di 77 chilogrammi. Di piede destro, il suo ruolo d’elezione è quello del terzino destro senza fronzoli, anche se può giocare come terzino fluidificante e come esterno completo. Inoltre, la sua duttilità gli permette di poter trovare impiego anche come esterno più avanzato, come difensore centrale (in particolare come braccetto di difesa) e come esterno a piede invertito collocato a sinistra. Potenzialmente, quindi, Baschirotto può essere schierato in qualsiasi ruolo difensivo, sebbene nel Lecce di Baroni si proporrà come terzino di destra.
L’elenco dei suoi pro è molto valido: sa giocare con naturalezza in molte posizioni, è considerato un giocatore prestante, la sua abilità di testa evidenzia le sue capacità aeree, è un discreto atleta grazie alla sua forza e alla sua resistenza ed ha una personalità equilibrata e normale. Di contro, il videogame manageriale fa notare come le difficoltà nel gioco di prima possono causargli qualche problema durante lo sviluppo e l’impostazione di gioco della sua squadra.
Le qualità migliori di Federico Baschirotto per Football Manager 2022 sono identificabili nell’integrità fisica e nel colpo di testa (15/20). Molto validi anche gli indicatori di forza, resistenza, accelerazione, rimesse lunghe, cross, determinazione e carisma. Fra i valori meno soddisfacenti, però, si annoverano – fra gli altri – quelli relativi a equilibrio, visione di gioco, aggressività, controllo di palla e tecnica.
L’abilità attuale di Federico Baschirotto è di 44/100, ma il calcolo è riferito alla prima versione dell’ultima edizione del videogame manageriale; con l’aggiornamento dello scorso inverno, alcuni valori sono stati innalzati, per cui è possibile stimarla in circa 50/100. La crescita di tale valore è stata costante anno dopo anno, visto che nell’edizione del 2020 era fissata a 34/100 e in quella del 2021 a 43/100. Sull’abilità potenziale, al momento il report parla di 50/100 ma ovviamente si tratta di una valutazione che dovrà essere modificata al rialzo.
L’arrivo di Federico Baschirotto ha lasciato perplessi moltissimi tifosi, inutile negarlo, ma molto probabilmente per lo staff tecnico del Lecce si tratta di un calciatore dal sicuro affidamento e con cospicui margini di crescita. Senza dubbio la determinazione, la propensione al lavoro e la sua struttura fisica lo rendono un giocatore da Lecce, tutto cuore e gamba. Se sarà in grado di giocare come sa, si toglierà grandissime soddisfazioni al debutto in Serie A e diventerà presto un beniamino dei tifosi. E’ (davvero) l’auspicio di tutti noi. Il suo mantra lo conferma: un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso!
Ben arrivato, Federico!