Lecce, che ripartenza: i numeri del Gottismo
L'arrivo di Luca Gotti ha cambiato il Lecce: il tecnico ha posto l'attenzione sulla fase difensiva senza snaturare il gioco
Il Lecce prima di Luca Gotti ce lo ricordiamo tutti. Il Lecce dell’ultimo periodo con D'Aversa, quello subito dopo la vittoria contro la Fiorentina per intenderci. Era spaesato, in caduta libera, consegnato ad un destino che sembrava non promettere nulla di buono.
La scelta giusta
L’arrivo del tecnico veneto, però, ha cambiato tutto e la sua mano si è vista fin da subito, dalla trasferta dell’Arechi, campo sul quale il Lecce ha vinto soffrendo, difendendo strenuamente il vantaggio arrivato grazie ad un autogol avversario.
Poi la partita più spettacolare delle 4 con Gotti in panchina. Il pareggio con la Roma che con un po' di precisione in più ed un pizzico di egoismo in meno sarebbe diventata sicuramente vittoria.
Infine, prima di ieri, la sconfitta di Milano, un risultato che ci può stare contro la seconda forza del campionato ma che facciamo fatica a commentare per quanto visto in campo in tema di decisioni arbitrali. Troppi errori condizionanti per parlare di prestazione negativa dei giallorossi ed un risultato reso così rotondo da alcune scelte scellerate compiute dal direttore di gara.
I numeri del Gottismo
Ieri, il Gottismo, movimento culturale nato sui social, è venuto fuori allo stato puro. Pochissime chance concesse all’avversario – e già questo in Serie A è assolutamente qualcosa di anomalo per il Lecce – ed un gol arrivato nel finale, con una squadra che dimostra di non mollare mai. In totale 3 clean sheet in 4 partite con Luca Gotti, 3 gol subiti, 2 realizzati e ben 7 punti in saccoccia. Niente male per davvero, soprattutto ripensando al periodo in cui il nuovo allenatore è arrivato, dopo la testata di D’Aversa ad Henry ed un Via Del Mare incandescente con tecnico, squadra e società.
Ora altre 7 partite. Da giocare con questo spirito, con questa organizzazione, con la stessa abnegazione vista nelle ultime 4 giornate. Il Lecce è in vantaggio nel suo mini campionato ma non ha ancora conquistato nulla. Abbassare la guardia in questo momento sarebbe un vero e proprio suicidio, ma siamo certi che Gotti, da allenatore pragmatico ed esperto, saprà tenere tutti sulla corda, evitando inutili voli pindarici.