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Il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani ha rilasciato un’intervista esclusiva al Corriere dello Sport. Dalla vittoria in casa della Reggiana, al percorso in campionato dei giallorossi passando per la crescita dei giovani: sono tanti gli argomenti trattati dal presidente dei salentini. VITTORIA PESANTE - “È sicuramente una vittoria importante, contro una squadra che nel girone di ritorno sta facendo particolarmente bene, soprattutto in casa. È una vittoria dal grande valore.” PUÒ ESSERE LA PARTITA DELLA SVOLTA? - “Non so se può essere la svolta. Però voglio tornare sui due pareggi: sono stati diversi. Quello di Pescara aveva lasciato un po’ perplesso anche me, per come era maturato, è inutile tornarci ma alcune cose nella ripresa non mi erano piaciute, indipendentemente dal loro gol in fuorigioco. Contro l’Entella invece avevamo espresso un dominio totale in campo, loro non avevano mai tirato e non ero allarmato. Dopo la gara ero stato sereno e ho cercato di esprimere serenità anche all’ambiente. Ogni tanto qualcuno pensa che questo voglia dire prendere in giro i tifosi ma non è nella mia natura. A Pescara non mi erano piaciute alcune cose e le ho dette pubblicamente, con I’Entella non avevo motivo per contestare alcunché, è stata una partita fatta bene. Ormai si pensa che se il risultato non viene, bisogna trovare comunque un colpevole e massacrarlo. Funziona così, purtroppo, soprattutto sui social, ed in tal senso è fondamentale il ruolo di chi fa informazione nel ripristinare i giusti equilibri e i giusti toni.” LA CLASSIFICA -  “Io guardo al girone di ritorno, però: la classifica è un po’ rovesciata. Le piccole vanno forte, le grandi hanno un po’ rallentato. Il campionato è questo. Non si può pensare che la partita sia più o meno impegnativa rispetto alla classifica generale, bisogna sempre tener presente che ci sono squadre che vivono momenti di forma diversi, oggi giocare contro la Reggina, Vicenza o contro il Pisa, è tutta un’altra storia rispetto all’andata.” PROMOZIONE DIRETTA? -  “Non è un problema crederci o non crederci. Sfido chiunque se c’è l’opportunità di cogliere un risultato così a non volerci credere. Bisogna essere realisti: questa squadra finora ha dovuto fronteggiare tante problematiche, dalla retrocessione in poi. Un cambio drastico, qualche problema con alcuni calciatori ormai del tutto risolto, tanti giovani, tanti innesti dall’estero e mi dispiace dirlo, anche molti errori arbitrali, soprattutto su fuorigioco clamorosi. E nonostante tutto abbiamo perso appena quattro volte. Quindi abbiamo grandi potenzialità, che ad oggi non sono bastate per essere tra le prime due posizioni, perché la classifica non mente. Però il gruppo è compattato, la squadra ha trovato un assetto equilibrato, da qualche partita subiamo pochi tiri in porta, stiamo recuperando gli infortunati. Speriamo nel rush finale di essere più fortunati, anche con le sviste arbitrali, in attesa del Var. La somma di queste cose può portare ad un ulteriore miglioramento della classifica. Io ripeto sempre che non è banale che tra le tre retrocesse siamo quelli messi meglio…” I GIOVANI -  “Il tecnico ha avuto il coraggio e la giusta mentalità per lanciarli, li ha messi nelle condizioni di fare bene, ma il direttore ha preso dei ragazzi che probabilmente erano già pronti per questo campionato, nonostante la giovane età. Attenzione, però: non voglio che passi un messaggio sbagliato e che si esageri con le aspettative, sono pur sempre ragazzi, per quanto hanno dimostrato di poter fare benissimo in Serie B. Abbiamo bisogno di tutti in questo rush finale, anche di chi adesso sta giocando di meno e nonostante tutto si allena seriamente ed incoraggia la squadra durante la gara. Panagiotis ieri ha costantemente spronato i suoi compagni e non dimentico, ora che sta giocando di meno, le tante gare in cui è stato per noi fondamentale.”
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