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Educato, silenzioso, introverso. Chi ha chiesto agli amici di Antonio De Marco come fosse quel timido stagista, ha risposto così. Nessuno, questa settimana, ha sospettato minimamente che potesse essere lui il Joker salentino. Al suo arresto si è assistito ad una scena surreale: “All’arrivo dei militari è caduto per terra, poi è scoppiato a ridere e ha continuato. In quel momento non abbiamo capito più nulla”, raccontano i colleghi. "Solo qualche giorno fa ha ballato in pista", racconta un altro suo conoscente. "Voleva dare un forte segnale alla comunità", ha detto ieri sera chi ha coordinato le indagini. Una lucidità estrema, persino quando si parlava inevitabilmente del duplice omicidio di Eleonora e Daniele: “Ascoltava la conversazione, ma senza parteciparvi attivamente, quasi non volesse sbilanciarsi con un suo giudizio”.
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