Latitante arrestato a Torre Lapillo, catturato in un B&B: è condannato a 30 anni per omicidio

Il 51enne leccese, condannato per un omicidio legato allo spaccio di droga, si nascondeva in una struttura turistica sul mare ed è stato arrestato dai carabinieri senza opporre resistenza.
Si nascondeva in un B&B affacciato sul mare di Torre Lapillo, nel comune di Porto Cesareo, sperando di sfuggire alla giustizia. È finita così la latitanza di Cosimo Mazzotta, 51 anni, leccese, condannato a trent’anni di carcere per omicidio. I carabinieri del Nucleo investigativo del Comando Provinciale di Lecce lo hanno catturato dopo settimane di ricerche serrate.
Mazzotta era latitante dall’8 marzo scorso, all'indomani della conferma definitiva della condanna da parte della Corte di Cassazione. La sentenza, pronunciata dalla Corte d’Assise d’Appello di Taranto il 30 maggio 2024, lo aveva riconosciuto colpevole di omicidio in concorso, aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi.
Il delitto risale al 17 marzo 1999: la vittima, Gabriele Manca, 21 anni, fu uccisa a colpi di pistola mentre tentava di fuggire in una zona di campagna tra Lizzanello e Merine. Il movente, secondo gli investigatori del Ros che hanno ricostruito il quadro accusatorio diciotto anni dopo, era legato a contrasti nello spaccio di droga. Mazzotta è stato individuato come l’esecutore materiale dell’agguato, messo in atto da un commando di quattro persone.
Per rintracciarlo, i carabinieri hanno organizzato appostamenti, servizi di osservazione e ricognizioni mirate. Il blitz finale è stato condotto con un espediente: due militari, tra cui una donna, si sono finti una coppia di turisti giunti in Salento per il ponte festivo. Prenotata una stanza nello stesso B&B dove si nascondeva Mazzotta, hanno individuato la camera occupata dal latitante e dato il via all’irruzione.
Al momento dell’arresto, l'uomo era solo. Aveva con sé diversi telefoni cellulari e utenze telefoniche intestate a terzi, ma non ha opposto resistenza, mostrandosi sorpreso dalla rapidità dell’operazione. Ha raccontato ai carabinieri di aver evitato qualsiasi contatto con l’esterno, approfittando solo della vicinanza al mare per brevi passeggiate solitarie.