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Lo abbiamo letto, è già arrivato, puntuale come una chiusura di Fabio Lucioni in area di rigore. 

“Marco Baroni sarà il primo allenatore ad essere esonerato nella prossima Serie A”, sapevamo che qualche simpatico burlone lo avrebbe scritto subito dopo la notizia del rinnovo del tecnico toscano, in fondo conosciamo i nostri “tifosi” ed il loro proverbiale ottimismo.

Adesso Marco ha una nuova sfida da compiere, come ha detto lui “il punto d’arrivo si è trasformato in punto di partenza” e non c’è niente di più stimolante che sentire intorno la fiducia della propria società, che punta su di te anche quando una parte di tifoseria non sembra così convinta di questa scelta.

Forse chi critica tale decisione ha la memoria corta ed ha già dimenticato l’impresa compiuta meno di 15 giorni fa dal Lecce di Baroni. La formazione giallorossa ha vinto il campionato, ha registrato la miglior difesa del torneo e non ha mai dato l’impressione di essere inferiore a nessun’altra squadra della cadetteria. Tra l’altro se vogliamo aggiungere altra carne sul fuoco, spesso non si ricorda l’ottavo di finale di Coppa Italia giocato in casa della Roma alla pari per circa 60 minuti, contro un club che fra qualche giorno disputerà una finale europea e che è ancora in corsa per conquistare un piazzamento in Europa.

Ieri Sticchi Damiani, presidente del Lecce, ha parlato negli studi di Sportitalia anche del rinnovo di Baroni, definendolo giusto per il lavoro svolto dal tecnico toscano in questa stagione, un’annata complicata nella quale ha dovuto lavorare con un gruppo misto, composto sì da giocatori di esperienza ma anche da tanti giovani. 

Benevento e Frosinone sono state le uniche squadra allenate dal tecnico toscano in Serie A. Con i sanniti ne ha perse 10 di fila (9 in campionato ed una in Coppa Italia) ma, a sua discolpa, possiamo dire che quella squadra non era all’altezza della categoria, almeno fino al mercato di gennaio. Con i ciociari, invece, è arrivato in corsa ed ha provato a ridare entusiasmo ad una piazza delusa dalla precedente gestione tecnica. Con i gialloblù ha raccolto 17 punti in 22 giornate, con 4 vittorie, 5 pareggi, 13 sconfitte ed una retrocessione in Serie B scontata già prima del suo arrivo.

Lecce, quindi, rappresenta la sua grande occasione. Quel treno che bisogna prendere al volo, perché probabilmente non passerà più. Il mister è consapevole che sarà dura ma anche lo scorso anno lo era ed alla fine sappiamo tutti come è andata a finire.

Questo è il momento di lavorare, di non pensare al contorno ma di concentrarsi solo su tutto quello che c’è da fare. 

Baroni ha conquistata la Serie A sul campo con sudore, sacrificio ed organizzazione. Quest’occasione è nostra ma soprattutto sua e nessuno gliela può togliere. 

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