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A partire dalle 16:30 saremo in diretta dalla sala stampa "Sergio Vantaggiato" dello stadio Via del Mare per seguire la conferenza stampa straordinaria indetta in mattinata da Saverio Sticchi Damiani e Pantaleo Corvino. Su questa pagina saranno disponibili gli aggiornamenti minuto per minuto, con le dichiarazioni rese in tempo reale dal presidente e dal responsabile dell'area tecnica della società giallorossa. a cura del nostro inviato Pierpaolo Verri MANCOSU: "Ho parlato con il presidente e il direttore, con riferimento alla mia esternazione fatta ieri, ammetto il mio errore, è stata sbagliata nei modi e nei tempi. La società ha capito. Abbiamo parlato e sono contento. Spero di finire qui la mia carriera e sono strafelice di dire questa cosa. Con questa terra ho un rapporto viscerale. Da parte loro e da parte mia ci sarà la voglia di portare a termine il rapporto nel migliore dei modi. Nelle grandi storie d'amore ci sono anche malintesi, ma le persone che si rispettano trova lo quadra del cerchio". "E' sbagliato fare sui social quello che ho fatto io a 32 anni, è stato un errore di pancia, non ci ho pensato, e si è scatenato quello che si è scatenato". “Il mercato? L’ho vissuto con un po’ di sofferenza, è un periodo nel quale si rincorrono tante voci e possono succedere cose che ti stravolgono la vita. Sono strafelice di essere rimasto qua e sono carico più che mai di continuare la mia storia con il Lecce, su questo posso metterci la firma col sangue”. "Con la società oggi non abbiamo parlato di contratti, abbiamo chiarito gli aspetti umani". STICCHI DAMIANI - "Quando le cose montano per via di una esternazione che può essere fraintesa o sbagliata si rischia di andare dietro alle chiacchiere, quindi è meglio chiarire subito. Con il direttore abbiamo voluto incontrare il capitano, in questi quattro anni ci ha dato tantissimo. Ha sposato la causa di questa società. In un periodo particolare come il mercato è stato sempre a disposizione dimostrandosi un grande professionista. E’ un giocatore che non è mai mancato in serietà. Il messaggio sui social è stato il modo sbagliato ma ci ha permesso comunque di confrontarci, trovarci allineati e voltare pagina sull’ultimo mese. Abbiamo voglia di ripartire tutti insieme e questo da parte di Mancosu l’ho visto già nella partita con l’Ascoli. Oggi abbiamo avuto un incontro chiarificatore, nel quale abbiamo dimostrato di avere voglia di ripartire tutti insieme. Non dobbiamo farci male da soli, specie in un campionato difficile come la B. Ora abbiamo Mancosu a pieno servizio, da capitano, con le sue qualità tecniche e personali. In queste ore sono state tirate fuori foto di incontri con assocalciatori, sono stupidaggini. Voltiamo pagina e ripartiamo con entusiasmo, in un campionato difficile". "Utilizzare i social per esprimere i malumori non funziona con una società che ha sempre la porta aperta" "Tachtsidis? Ci sono fatti rilevanti, ma non irreversibili. I fatti rilevanti sono questi. Venerdì, quando sono andato in ritiro, prima della partita con l'Ascoli, Tachtsidis mi ha chiesto di poter parlare. Dopo cena mi ha comunicato una notizia importante. La mattina di venerdì bisogna ricordare che avevamo venduto Petriccione al Crotone, decidendo così di puntare su Panagiotis in quel ruolo. La sera, Tachtsidis mi ha detto che aveva avuto un'offerta a suo dire importante da parte di un club dell'Arabia Saudita. Un contratto biennale particolarmente importante. Con noi Tachtsidis ha un contratto alle stesse cifre della serie A. Per lui avevamo fatto un sacrificio particolarmente importante. In maniera onesta mi ha parlato di questa opportunità di concludere la carriera con grande soddisfazione economica e ha chiesto di essere ceduto. "Il mercato dell’Arabia Saudita chiude il 6 novembre, mentre il nostro sarebbe finito due giorni dopo la richiesta. Non c’è nulla di male a vacillare davanti a certe offerte, ma ho spiegato a Tachtsidis che il mio sogno era poter disputare questo campionato con la rosa che avevamo in mente di costruire. Per fare andare in porto la trattativa, abbiamo posto delle condizioni. La prima era quella di fare un'offerta al Lecce, il club non ci ha mai interpellato e ha interpellato solo il giocatore. Dal giocatore abbiamo saputo che non avremmo avuto alcuna offerta economica perché sono abituati a fare offerte ai giocatori e non ai club. La seconda era una eventuale sostituzione. Avevo detto al direttore di fare uno sforzo, per vedere di trovare una alternativa. Dopodiché c'è stata la partita, lunedì ho raggiunto il direttore a Milano. Alle 17 di lunedì ho detto a Tachtsidis che avevamo provato a sostituirlo, non riuscendo a farlo gli abbiamo comunicato che non potevamo cederlo. Il ragazzo ha preso male la notizia, la reazione di pancia sui social non serve, serve solo ad alimentare chiacchiere inutili. Si tratta di una delusione per la quale non voglio condannare Tachtsidis, ma con lui noi ci siamo comportati in maniera rigorosa e trasparente. Abbiamo dato attenzione alla richiesta senza piegarci a logiche che non hanno senso. Se qualsiasi giocatore può pensare di andare via da Lecce quando e come vuole significa che noi ci mettiamo nelle mani di chiunque. Qui la linea è dura e rigida. C'è risentimento per la reazione sbagliata del giocatore ma non c'è una chiusura definitiva per il futuro. Si può trovare la soluzione in famiglia senza fare esternazioni. Qui l'unico protagonista è il Lecce, che fra pochi giorni ha una partita importante. Spero che la cosa si possa ricomponga". "Non abbiamo preso provvedimenti per Tachtsidis e se rispetterà le nostre regole non ce ne sarà bisogno. La situazione è normale, il ragazzo è molto deluso, se la situazione dovesse peggiorare prenderemo provvedimenti". CORVINO -  Quando Mancosu è venuto a parlarmi in sede ho visto l’aspetto positivo della situazione. Ho pensato che queste sono occasioni per crescere, per migliorare. Conosco Marco e la sua famiglia, so che è un ragazzo leale e quando ha usato quella parola che l’ha portato a fare quell’errore tutto volevo pensare tranne che volesse offendere. Dagli errori si impara e si cresce e noi ora dobbiamo crescere. Ho visto una foto, ma riguardo a questa penso che Marco non farebbe mai qualcosa del genere” "I messaggi social di Vigorito e Tachtsidis? Vengono da una situazione nella quale si sono verificate aspettative diverse da quelle che si attendevano. Come è stato per Marco, sono convinto che anche loro presi dalla delusione di non aver raggiunto un obiettivo si siano lasciati andare a questi messaggi" "Qualcuno fa del rispetto una questione di vita. Marco è venuto da noi e parlando ha capito che ha sbagliato. Questa è l'unica cosa che conta". "Tachtsidis? A Tachtsidis ho dato il saluto della società al rientro dalla Grecia. Gli ho chiesto la disponibilità a restare a Lecce. La sua riposta è stata immediata, ho avvertito il suo desiderio di restare qui. Mi sono sentito orgoglioso di poter dare all'allenatore un giocatore importante, dal momento che nello stesso ruolo c'era un calciatore che mi chiedeva di andare via. A lui ho chiesto di allungare il contratto, proponendogli un triennale spalmandogli l'ingaggio nel corso degli anni. Lui mi ha detto che ci pensava e mi faceva sapere. Poi siamo arrivati al venerdì prima della fine del mercato. Quando ho saputo che la società interessata a lui non offriva niente sono rimasto stupito. Mi sono prodigato per sostituirlo ma non ho trovato un altro titolare alla sua altezza. Ho fatto denunciare dalla mia segreteria alla FIFA il club che si è permesso di offrire al nostro calciatore un contratto senza passare dal Lecce.  La società in questione è il Dhamk Club. Abbiamo voluto stroncare tutte le voci, da domani vogliamo che si parli di calcio e del Lecce e non di queste cose. Io spero che Tachtsidis ci capisca e che torni ad essere il ragazzo gioioso che ho visto nei primi giorni, contribuendo così a formare un gruppo competitivo. Noi non siamo talebani, per usare un termine forte, senza voler offendere nessuno, ma anche noi abbiamo il diritto di essere capiti, perché anche noi abbiamo le nostre aspirazioni". "Noi speriamo che ora prevalga il buon senso, dopo una reazione legittima ma che non comprendiamo. Da buoni padri di famiglia siamo flessibili, ma bisogna capire poi anche le nostre esigenze tecniche. Speriamo che il ragazzo le possa capire".
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