Il Nardò basket, deficitaria sui rimbalzi, perde con il Brindisi

Al di là dei due americani, l'attacco della squadra neretina è davvero sterile
Il derby è una partita che fa storia a sé.
Fino a qualche anno fa, quando si migrava a Brindisi per vedere le partite del basket che conta, giocarci contro sarebbe stato impensabile, ma oggi è realtà.
Forti della vittoria all’andata ma con la consapevolezza di un rendimento a dir poco altalenante, Nardó è scesa in campo con un quintetto base senza Smith.
Ben presto ci si è resi conto che l’attacco era sterile, incapace di bucare una difesa ostica. L’ingresso in campo di Smith ha subito aperto spazi e messo Nardó in condizione di segnare.
Il vero limite è tuttavia una eccessiva concentrazione dei giocatori produttivi: solo i due americani in campo in doppia cifra (Smith 22 punti e Stewart 17), mentre il resto della squadra segna poco o niente. Totalmente differente, invece, il tabellino del Brindisi, i cui punti sono ben distribuiti, dando dimostrazione di un vero gioco di squadra.

Ancora una volta Nardó è carente a rimbalzo, soprattutto in fase difensiva e questo, a fine partita, diventa un limite decisivo.
Da registrare un arbitraggio (in particolare uno della terna odierna) non all’altezza della situazione, con evidenti e ripetuti errori tecnici che hanno pregiudicato l’esito della gara nei momenti salienti.
Ottima partita di Stewart, che si adopera anche per colmare carenze altrui sotto canestro, ma MVP è sempre Smith, capace di cambiare il volto della squadra, anche se oggi non è servito a portare a casa la vittoria.
Daniela Maria Libetta