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"Dal 4-3-3 al 4-3-1-2? La nuova idea è stata il frutto di un dialogo intelligente tra il tecnico e Corvino. Rimasto Mancosu, arrivati Stepinski e, per effetto della situazione Trapani, a sorpresa anche Pettinari, sarebbe stato uno spreco restare inchiodati sul 4-3-3, visto il parco attaccanti allestito. Peraltro, proprio Stepinski e Pettinari erano in cima nella lista dei desideri di Corini". Lo svela Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, in un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. Il dirigente giallorosso prosegue: "Chi mi ha sorpreso di questo gruppo? Tutti, per la cultura del lavoro, per la dedizione alla causa: sembra che siano nel Lecce da anni. In particolare, Coda può risultare l’Higuain della Serie B, per caratteristiche, movenze, generosità, opportunismo e capacità di giocare per la squadra. Mi meravigliano sempre più Henderson, Adjapong e Stepinski, in attesa di entusiasmarmi per chi ancora non ha potuto esprimere le sue doti". Sticchi conclude parlando di Corini: "Prima che un ottimo allenatore, è una bella persona. È tutt’altro che freddo e impassibile come appare. É un atipico uomo del Nord: bresciano, abita a Verona, però ama il Sud. Si avverte che è stato a Palermo. Adesso ha il cruccio di non poter respirare l’aria calda del tifo leccese: gli mancano la passione e il colore della nostra gente allo stadio. Le sue qualità? Ha credibilità nel gruppo, perché parla sempre in faccia. Nessuno potrà mai contestargli mancanza di trasparenza, di onestà; mette tutti i giocatori sullo stesso piano".
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