La "lavatrice" sta per tornare in campo. E Giampaolo crede parecchio in lui
Il centrocampista francese sembra aver messo alle spalle il grave infortunio dello scorso anno
Lavatrice. Lo scorso anno, ad un certo punto del campionato, abbiamo definito così Mohamed Kaba, vista la sua capacità di pulire e ripulire palloni a centrocampo, nella zona nevralgica del terreno di gioco, lì dove perdere il possesso della sfera fa tutta la differenza del mondo.
Mai il vero Kaba
Eppure, siamo consapevoli e certi di non aver mai visto il vero Kaba. Il centrocampista francese, infatti, ha prima sofferto di una fastidiosa pubalgia, che ne ha limitato il rendimento soprattutto a partita in corso. Verso l’ora di gioco di ogni gara, infatti, il fastidio tornava a farsi sentire prepotentemente, il classe 2001 iniziava a calare ed il Lecce non riusciva più a ripartire con la stessa forza dell’ora precedente.
Poi, a marzo, in quel di Frosinone, la rottura del crociato, dopo un movimento scoordinato, è stata la notizia peggiore di quel finale di stagione che ha portato i giallorossi alla salvezza.
Mister Gotti, quindi, non lo ha mai praticamente avuto a disposizione ed in queste poche partite sotto la sua guida lo ha schierato solo a risultato ormai compromesso contro la Fiorentina, giusto per far in modo che riprendesse nuovamente confidenza con il terreno di gioco.
Mohamed, Giampaolo crede in te!
Adesso, però, è arrivato un nuovo allenatore e, nel frattempo, Kaba sta lavorando duramente per tornare in forma e mettere in dificoltà mister Giampaolo nelle scelte di formazione. Fin dal primo allenamento, abbiamo visto che l’ex mister della Sampdoria lo ha spronato a dare tutto e dimostrato con le parole di credere parecchio nelle sue caratteristiche. In effetti, al Lecce manca un calciatore in grado di abbinare qualità e fisicità, unendo a queste anche degli intelligenti inserimenti senza pallone.
Il Lecce aspetta Mohamed Kaba e lui non vede l’ora di scendere in campo con continuità. Per mettersi alle spalle il passato e ricominciare a macinare chilometri ed avversari in mezzo al campo.