header logo

Dopo diversi anni il settore giovanile è tornato ad appassionare i tifosi del Lecce; le immagini che mostrano il Deghi Center di San Pietro in Lama stracolmo in occasione della partita di campionato Primavera contro la Juventus rendono merito al lavoro svolto dalla società salentina, impegnata da un anno e mezzo in un progetto che parte dal basso e punta alla valorizzazione dei giovani talenti.

A premiare l'impegno di Pantaleo Corvino e di Gennaro Delvecchio ci pensano anche i risultati, i quali non si limitano alla formazione U19 ed evidenziano il raggiungimento dei play-off anche da parte dell'U16 di mister Mazzeo e dell'U17 del tecnico Schipa.

LA PRIMAVERA

Gli impegni della formazione Primavera sono indubbiamente suggestivi in quanto vedono i baby giallorossi affrontare a testa alta i top club italiani nonostante nel calcio dei grandi vi sia una categoria di differenza. Fattore non indifferente, dato che come noto la Serie A porta maggiori introiti e permette di conseguenza un aumento degli investimenti in ogni settore, anche in quello giovanile.

Non a caso sono solo tre le società partecipanti al campionato Primavera 1 ed in categorie differenti dalla A: SPAL, Pescara e Lecce. Ciò aiuta a comprendere bene il lavoro che si sta svolgendo nel Salento, poiché gli altri due club si trovano rispettivamente a -11 e -22 ed il loro destino è segnato.

IL PROGETTO

I giallorossi, invece, lottano alla pari con tutti nonostante ai blocchi di partenza fosse una sfida impari.
Il nuovo progetto è nato nell'agosto del 2020 ed ha portato la squadra alla promozione già a giugno 2021 attraverso la vittoria dei play-off.

Il salto di categoria, forse anche inaspettato e prematuro, ha costretto gli uffici di Via Colonnello Costadura ad incrementare il lavoro per mettersi al passo con le rivali che militano in Primavera 1 da anni se non decenni. Tra l'altro numerosi trascinatori della formazione 2020-21 (si pensi a Maselli e Monterisi per citarne alcuni) avevano terminato il loro percorso giovanile, lasciando un vuoto non facile da colmare in poco tempo.

In questa impresa si è preso la scena il direttore Corvino calando i propri assi nella manica e attingendo dal mercato internazionale. Una scelta forzata, dovuta alla necessità di intervenire nel brevissimo periodo e resa ancor più complessa dal fatto che la crescita dell'U17 ed inferiori nei mesi precedenti era stata notevolmente rallentata dallo stop causa covid.

Oltre alle difficoltà sopra citate si sono aggiunte ulteriori criticità come i gravi infortuni articolari di alcuni protagonisti e le positività al covid di diversi elementi presenti in organico.

Nulla però ha fermato il Lecce di Grieco, che in pochi mesi ha trovato la sua identità affidandosi a talenti stranieri come Vulturar, Gonzalez e Nizet ma anche ai più interessanti prodotti del calcio locale. Sono proprio Daka, Carrozzo e Scialanga, cresciuti nell'U17, ad aver deciso dei match di questo campionato, lanciando i salentini nella corsa salvezza.

Lasciano senza parole alcuni risultati come i successi contro Inter, Napoli e Atalanta, i pareggi con Juventus e Roma, proprio perchè solo un anno e mezzo fa il Lecce era lontano anni luce da realtà così importanti nel panorama nazionale. 

La competizione resta più aperta che mai e la classifica vede il Lecce in zona play-out a +1 sui partenopei e a -1 dalla salvezza dove c'è bagarre poiché Genoa, Bologna e Verona distano pochissime lunghezze.
Il raggiungimento dell'obiettivo rappresenterebbe un traguardo pazzesco per una squadra che schiera ogni partita almeno tre classe 2004 all'esordio nel campionato Primavera.

A prescindere da cosa dirà il campo, resta il lavoro della società leccese (rappresentata in questo ambito da Corvino e Delvecchio) che sta compiendo passi da gigante seguendo un modello virtuoso ed invidiabile. 

Ciro e Michele, eroi senza tempo
Frosinone-Lecce 3-1: Abisso choc. Tesoro: "Non arbitri più il Lecce"

💬 Commenti