Considerazioni sparse dopo Lecce-Cittadella
LA PARTITA
Prima partita ufficiale e prima sconfitta per il Lecce di Baroni, che è stato eliminato ieri sera dal solito Cittadella, ormai bestia nera della compagine giallorossa.
Oggi vogliamo cercare di analizzare punto per punto ciò che è accaduto ieri, provando a carpire gli aspetti positivi ed a scinderli da quelli negativi.
IL GRUPPO
Il Lecce non è squadra, non è gruppo e, per dirla alla Corvino, non è branco. Il 5 agosto, però, è normale che sia così, a maggior ragione dopo una rivoluzione iniziata solo 3 mesi fa ed ancora in corso. La dirigenza giallorossa ha deciso di cambiare tanto, quasi tutto, e si è assunta i rischi di una scelta azzardata per molti. Come sempre sarà il campo, da giudice supremo, ad emettere il suo verdetto.
LA DIFESA
È difficile provare a parlare di difesa o di fase difensiva senza centrali di ruolo in campo. Al minuto 12, infatti, Dermaku, unico difensore centrale presente sul terreno di gioco, è stato costretto a lasciare il campo per un problema muscolare. Da quel momento in poi, Baroni si è affidato a Gendrey e Blin in quella porzione di campo. I due francesi hanno fatto del loro meglio ma si è visto chiaramente che non erano abituati a svolgere quel ruolo, con il Cittadella che ha ringraziato, impacchettato la vittoria e portato in Veneto il passaggio del turno.
IL CENTROCAMPO
Bistrovic, all’esordio assoluto al Via Del Mare davanti ai suoi nuovi tifosi, è parso il più in palla dei suoi colleghi di reparto. L’ex CSKA ha qualità, visione di gioco e conclusione da fuori. Deve solo trovare l’intesa con i compagni ma per questo c’è tempo. Hjulmand ed Helgason, dal canto loro, sono parsi sottotono, così come Gonzalez al suo ingresso in campo. Probabilmente i tre stanno pagando i pesanti carichi di lavoro della preparazione. La speranza è di vederli presto in forma e pronti per affrontare il prossimo campionato di Serie A.
ESTERNI
Quelli difensivi hanno giocato una partita discreta, anche se sulla destra si sono alternati Gendrey, Baschirotto e Calabresi, tutti senza infamia e senza lode. A sinistra, invece, Gallo ha spinto finchè ha avuto benzina in corpo, sebbene nella seconda parte del match sia calato parecchio, come il resto dei suoi compagni.
In avanti Strefezza e Di Francesco sono stati tra i migliori in campo. Il brasiliano è già in forma campionato, mentre l’ex Empoli è sembrato un po' arrugginito ma comunque in grado di fare la differenza.
PUNTA CENTRALE
Ceesay è un giocatore che va servito sulla profondità ed è stato preso proprio per queste sue caratteristiche. Il gambiano non è Coda, fa maggiore fatica a legare i reparti ed a venire incontro per smistare il pallone ma crediamo che questo lo sapessero tutti. Colombo, dal canto suo, è più portato a questo tipo di gioco e già abituato al calcio italiano e, soprattutto, a lavorare di sponda per esterni e centrocampisti. Di certo il tridente offensivo deve trovare l’affinità giusta e ci auguriamo che giocando insieme acquisiscano presto i dettami tattici del mister.
Adesso è inutile farsi cogliere dal pessimismo cosmico il 6 agosto, con un campionato ancora da giocare. Ben venga la sconfitta di ieri se sarà colta come un campanello d’allarme in vista delle prossime sfide. La squadra è ancora incompleta ma questo in Via Costadura lo sanno e tutti faranno la loro parte per renderla competitiva.