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Si è appena chiusa la finestra estiva di calciomercato 2020. Una sessione atipica, iniziata ufficialmente il primo di Settembre e giunta al termine a Ottobre. Solo un mese o poco più per preparare un nuovo organico: un lavoro arduo per chiunque, in particolar modo per chi era reduce da un cambio di categoria come il Lecce. È stato il primo calciomercato del nuovo corso giallorosso di Pantaleo Corvino. Lo stesso responsabile dell'area tecnica, impegnato nel mondo del calcio da anni, lo ha definito il più impegnativo di sempre, evidenziando la difficoltà nel ricostruire, in una tempistica così breve, una rosa che non aveva basi stabili dopo la retrocessione in A. È stato l'inizio di un progetto tecnico pluriennale con una parola d'ordine: "patrimonializzazione". Difatti, nell'ultimo triennio, la continua necessità di rinnovare l'organico per renderlo adatto ad una categoria superiore e l'abbondanza di acquisti a titolo temporaneo avevano lasciato il Lecce con un numero davvero limitato di calciatori di proprietà. È da qui che si è dovuti ripartire: valorizzare i propri tesserati, cercare una sistemazione per gli esuberi e muoversi sul mercato con azioni mirate a creare un Lecce competitivo nell'immediato ma, soprattutto, nel futuro. Il risultato finale è una rosa di 24 giocatori, frutto di 10 addii e 10 acquisizioni.       Andiamo ad analizzare per step i movimenti di mercato, partendo dalle cessioni. L'operazione maggiormente dolorosa ma allo stesso tempo più proficua è quella che ha visto Jacopo Petriccione di ritorno in A con la maglia del Crotone per un conguaglio di 1.5 milioni di euro più ingenti bonus. Il centrocampista classe 1995 non era più considerato un elemento imprescindibile e ciò ha portato la società a sacrificarlo, registrando una notevole plusvalenza, fondamentale nel bilancio stagionale. A titolo definitivo hanno salutato il Salento anche Saraniti (Palermo), Shakhov (AEK Atene), Tsonev (Levski Sofia), e Rispoli, quest'ultimo in direzione Crotone a costo zero visto il suo contratto in scadenza. Un'entrata economica nel complesso molto bassa tenuto conto che, in quanto esuberi, non registravano un valore di mercato alto. In prestito invece Vera (Cosenza), Benzar (Viitorul con diritto di riscatto), Riccardi (Catanzaro), Milli e Gallo G. (Nardò). Tanti addii pronosticabili ed un sacrificio quindi, mosse utili a finanziare il corposo mercato in entrata. Hanno firmato in giallorosso a parametro zero due calciatori con tanta esperienza in B: Luca Paganini e Massimo Coda. L'esterno ex Frosinone vanta 89 presenze nella serie cadetta, mentre Coda è un bomber affermato già da anni nella categoria. Inoltre, al centravanti italiano è stato affiancato Mariusz Stępiński, in prestito con diritto di riscatto a 5 milioni dal Verona. Due punte di livello che si contenderanno un posto da titolare nel   4-3-3 di Corini: un lusso non da tutti insomma. Stessa formula ma con l'inserimento dell'obbligo di acquisizione per Kastriot Dermaku, arrivato nelle ultime 24 ore dal Parma per puntellare la difesa salentina. Operazione vantaggiosa per il suo stipendio non eccessivo ma soprattutto per il talento che ha dimostrato di avere in B a Cosenza. Un altro rinforzo in difesa è arrivato dalla Svezia; stiamo parlando di Leonard Zuta, che abbiamo già potuto apprezzare negli ultimi impegni di campionato e che ha firmato a titolo definitivo per un indennizzo minimo. Molti i colpi in prospettiva a titolo definitivo: Marcin Listkowski (98' dal Pogon Schettino), Liam Henderson (96' dal Verona), Pablo Rodriguez (01' dal Real Madrid) e John Bjorkengren (98' dal Falkenbergs). Colpi onerosi e non, alcuni già noti al calcio italiano come l'ex Verona, altri meno, ma con un marchio comune: sono intuizioni di Pantaleo Corvino, una certezza. Al Lecce anche un altro nazionale under 21, ovvero Claud Adjapong. La formula del suo arrivo è quella del prestito con diritto di riscatto, e nel Salento così come in nazionale avrà il compito di sfrecciare sulla fascia destra, difendendo ma all'evenienza anche partecipando all'attacco. Per concludere, una curiosità non da poco: l'età media degli acquisti è di 26 anni. Può sembrare banale, ma questo particolare è il riflesso del nuovo Lecce: un mix tra esperienza e scommesse, all'assalto della B ma con un progetto serio e pluriennale. 
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