Trepuzzi-San Pietro Vernotico: piovono condanne per il traffico di droga
Operazione “Tripudium”: 22 condanne e 4 assoluzioni nel processo al presunto clan tra San Pietro Vernotico e Trepuzzi
Si è concluso con ventidue condanne e quattro assoluzioni il processo abbreviato nato dall’operazione “Tripudium”, l’inchiesta condotta dalla Squadra Mobile di Lecce che nel dicembre 2023 portò allo smantellamento di un presunto sodalizio criminale radicato tra San Pietro Vernotico e Trepuzzi, e riconducibile alla Sacra Corona Unita.
Il giudice per l’udienza preliminare Marcello Rizzo ha inflitto pene fino a 20 anni di reclusione - come si legge sul Corriere Salentino -, con lo sconto di un terzo previsto dal rito abbreviato. A capo dell’organizzazione, secondo gli inquirenti, ci sarebbe stato Salvatore Perrone, 58enne di Trepuzzi, condannato a 15 anni, 1 mese e 20 giorni (rispetto ai 20 chiesti in origine).
Pesanti le condanne anche per Massimiliano De Marco (20 anni), Carlo Coviello (14 anni e 4 mesi), Stefano Elia (14 anni), Marcella Mercuri (11 anni, 2 mesi e 20 giorni), e altri presunti affiliati, con pene variabili da 6 mesi a oltre 13 anni.
Fra i condannati anche Luana Perrone, Alessio Catania, Massimiliano Renna, Antonio Monticelli, Luigi Giordano, Cristian Lazzari, Fabrizio Annis, Giovanni Caputo e Raffaele Pietanza, molti dei quali già noti alle forze dell’ordine per reati analoghi.
Il blitz risale al 12 dicembre 2023, quando furono arrestate 12 persone. A dieci di loro inizialmente era stato contestato anche il reato di associazione mafiosa (art. 416 bis), poi escluso dal gip Sergio Tosi e finito successivamente al vaglio della Cassazione.
A collaborare con la giustizia è stato Alberto Sorio, detto Cesare, 37enne di San Pietro Vernotico, la cui posizione è stata rivalutata anche grazie alla scelta di intraprendere un percorso di collaborazione.
Sono stati invece assolti Giampaolo Elia, Mosè Monticelli, Maria Dayana Marchello e anche Gimmi Annis.
Due i gruppi che avrebbero gestito lo spaccio di sostanze stupefacenti nell’area nord del Salento, con base operativa tra le province di Lecce e Brindisi.
A difendere gli imputati un collegio composto dagli avvocati Dario Budano, Francesco Cascione, Danilo Cito, Mariangela Calò, Salvatore Rollo, Giuseppe Guastella, Ladislao Massari, Gianvito Lillo, Giancarlo Vaglio, Giovanni Apollonio, Cosimo Damiano Rampino, Michelangelo Gorgoni, Tobia Caputo, Giovanni Liaci, Anna Centonze e Mario Salvatore Ciardo.