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Il calcio ai tempi dei social è uno sport diverso da quello che era fino a qualche tempo fa. Adesso i giocatori comunicano proprio tramite i loro profili Instagram, Facebook e Twitter, tutto quello che stanno facendo in quel momento ed i tifosi conoscono in tempo reale la vita privata dei loro beniamini. Solo fino a qualche anno fa tutto questo era impensabile, con i giocatori che sembravano vivere in un mondo diverso, ovattato, lontano dal reale. Un altro aspetto che i social hanno permesso di amplificare è quello dei saluti e degli addii dopo la cessione in un’altra squadra. Anche in questo caso, fino a pochi anni fa i tesserati di una formazione ringraziavano la vecchia società nella conferenza stampa di presentazione del nuovo club. Adesso, invece, ogni calciatore che va via delizia i tifosi con un papiro interminabile su Instagram, nel quale molto spesso si assiste alla sagra dell’ovvietà, con frasi di circostanza che sono dettate solo dalla volontà di non essere insultati nei commenti subito sotto al post. Lecce ed il Lecce sono stati salutati da Barak, Saponara, Lapadula ed anche da Donati che, a dire il vero, nel suo messaggio di fine stagione aveva lasciato aperta più di una porta alla sua permanenza al Lecce, salvo poi firmare qualche giorno dopo con il Monza e annullare tutte le parole al miele scritte in precedenza. Ci sono stati due uomini, però, che non hanno proferito parola sulla piazza e non hanno salutato i tifosi come tutti, al contrario, si aspettavano. Fabio Liverani e Mauro Meluso, infatti, non hanno ringraziato la piazza salentina, alla quale spesso hanno detto di essere particolarmente legati. Non lo hanno fatto sui vari profili social, sui quali soprattutto il nuovo tecnico del Parma pare molto attivo, e non l’hanno fatto nemmeno durante la loro conferenza stampa di presentazione. Alle domande dei giornalisti hanno risposto parlando solo del modo in cui è arrivata la retrocessione ed in alcuni momenti provando a scaricare responsabilità a sfortuna e problemi esterni non controllabili dalla loro figura. Non sappiamo i perché di questa scelta. In fondo l’allontanamento di entrambi è stato voluto dalla società ed i tifosi giallorossi, sempre molto passionali e vicini alla squadra, non hanno colpe o responsabilità per le decisioni della dirigenza. È sembrato strano questo silenzio, ma abbiamo imparato che nel calcio le certezze di oggi svaniscono già domani. Chissà che un giorno i due non lanceranno dei messaggi d’amore ad una tifoseria che ha dato loro tanto e che merita rispetto per tutto l’entusiasmo che regala a chi lavora nel Lecce. Meluso e Liverani adesso rappresentano il passato, sono nuovamente in Serie A e lavoreranno per altri club. Dispiace per come è finita, ma ormai ci siamo abituati. Una nuova avventura ci attende, con la speranza che, quando volgerà al termine, i saluti di chi andrà via avranno un sapore diverso.
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