Pasculli: "Mercato? Il Lecce dovrà fare la sua parte. Ecco chi sarebbe stato utile"
Intervistato al Nuovo Quotidiano di Puglia, l'ex attaccante del Lecce ha detto la sua sui giallorossi e sulla corsa salvezza
L'ex attaccante e bandiera del Lecce Pedo Pablo Pasculli è tornato a parlare dei giallorossi al Nuovo Quotidiano di Puglia, dove ha affrontato vari temi tra cui il suo legame con il territorio e la corsa salvezza del club di via Colonnello Costadura.
Sul Salento
L’Argentina è la mia terra, mi ha dato il top professionale del campionato del mondo vinto nel 1986, con un compagno di camera che si chiamava Diego Maradona. Mi ritorna in mente quel gol decisivo contro l’Uruguay.
Poi il Salento, Lecce, la salentinità che ha dato subito un tono speciale alla mia vita di ogni giorno, una famiglia tutta Lecce, la moglie e i due figli. Il calcio leccese come una gioia quotidiana, gli abbracci con la gente, con i tifosi
I ricordi nel Lecce
Noi avevamo due personaggi come Franco Jurlano e Mimmo Cataldo, eccezionali. Si facevano i conti con le difficoltà economiche. Il Via del Mare era un favola: cinquanta, cinquantacinquemila a tifare. E quando segnavo un gol e correvo sotto la Nord, era come se li abbracciassi tutti e quei magici tifosi mi abbracciassero con affetto.