Doppia vittoria in casa Lecce Volley, la serie C e la Under 19 conquistano 3 punti importanti

Si sono svolte domenica 18 e lunedì 19 Aprile le partite che hanno visto coinvolte le squadre della Conad Lecce Volley, società sportiva presente nella nostra città dal 1995. 

Entrambi i match erano impegnativi e dal risultato iniziale incerto ma le due squadre, si sono fatte valere in campo, rispettivamente contro il Ruffano e il Galatone, conquistando bene tre punti importanti per il campionato. 

La Lecce Volley festeggia proprio quest’anno i suoi 25 anni di sport, condivisione e crescita e per l’occasione e per volere dei proprietari, i fratelli Ettore ed Alberico Selvaggi, è uscito il nuovo inno ufficiale della squadra, composto da Papa Leu e Marcello Leo per Adriatic Sound con le voci di Rankinlele e Lory Firenze, dal titolo “La mia squadra del cuore”. 

Il responsabile marketing Alberico Selvaggi commenta così:

Siamo nati col sogno di portare la grande pallavolo a Lecce, unendo alle ambizioni sportive il ruolo di educatori, di fonte di valori e di emozioni al servizio della comunità. Potrebbe apparire il momento sbagliato, con la tragedia sanitaria, sociale ed economica che stiamo vivendo. Le restrizioni che fanno giocare le nostre squadre in un palazzetto deserto potrebbero far chiedere perchè proprio ora, meglio quando sarà finito tutto. Rispondiamo che è proprio nei momenti di difficoltà che lo sport con le sue qualità ed i suoi valori deve alzare la mano, compattare il gruppo, mantenere sveglie le cose belle della vita e fare da guida ai nostri giovani. Il bellissimo testo scritto e cantato da Papa Leu è in grado di far battere i cuori e di comunicare. Dobbiamo ringraziare gli Adriatic Sound, Papa Leu e Rankin Lele, per aver interpretato al meglio la nostra essenza. Insieme alla splendida voce di Lory Firenze e ad una travolgente chitarra di Marcello Leo il risultato è esplosivo. Nel testo si racconta del richiamo del palazzetto e dei nostri ragazzi con i loro valori, si dice anche che nella vita si può sbagliare e smarrire la strada ma poi è sempre il richiamo rappresentato dalle cose giuste della vita a fare da guida.