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Per il governatore pugliese, Michele Emiliano, l'estate prossima, in Puglia, "sarà difficile dare vita ai grandi eventi, concerti". Ad esempio, ha detto parlando a Mattino Cinque, per quanto riguarda il concertone della Notte della Taranta "non so se ci saranno le condizioni, anzi è poco probabile che ci siano le condizioni per mettere insieme 200mila persone. Dobbiamo trovare il modo per mantenere viva l'attività della festa della Taranta, sarà importante. Invito tutti gli artisti a farsi venire delle idee innovative perché potremmo trasformare questo evento in uno show attraverso altri mezzi". "Allestiremo una stagione estiva dignitosa e conto molto sugli imprenditori balneari": lo ha detto il governatore pugliese Michele Emiliano in diretta a Mattino Cinque. Emiliano ha aggiunto che servirà "disciplina", ad esempio negli accessi alle spiagge. "Stiamo pensando - ha proseguito - anche a un limite di capienza sulle spiagge, probabilmente bisognerà regolare gli accessi. Con gli elicotteri dall'alto potremo verificare" il rispetto delle regole.

Emiliano su accessi spiagge

Il presidente della Regione Puglia non ha escluso il coinvolgimento dei balneari anche nella gestione delle spiagge libere: "Potremmo fare un accordo con loro anche per le spiagge libere - ha spiegato - perché anche lì serviranno regole e disciplina". Il governatore, però, è convinto che "per noi la questione del mare può essere un'occasione importante per rilanciare il turismo perché abbiamo la possibilità di distanziare bene tutti gli insediamenti. Anche la nostra rete alberghiera è fatta di migliaia di masserie, case, b&b che separano le persone. Quindi, in teoria la Puglia è fruibile questa estate e può dare una boccata d'ossigeno alla nostra economia".

Come si organizzeranno gli stabilimenti balneari

Le regole saranno stabilite a livello nazionale, ma non è escluso che ci siano aperture di stagione differenziate. Federbalneari e organizzazioni sul territorio stanno lanciando qualche idea. È possibile che sia introdotta la prenotazione obbligatoria per gli stabilimenti. La sabbia sarà disinfettata periodicamente. Le distanze tra ombrelloni saranno aumentate (14-16 metri quadrati, si propone, tra uno e l’altro). Qualcuno ipotizza ombrelloni «familiari», per massimo 3-4 persone, come se fossero case: appena ci si allontana, si dovrà indossare la mascherina. C’è chi propone app e chi fasce orarie per i soggetti a rischio, come gli anziani. In Romagna spunta l’idea di gabbiotti in plexiglass, come testimonia il rendering del progetto di un’azienda modenese che rimbalza nelle chat dei titolari degli stabilimenti balneari e sui social in rete. Le aree di gioco comune saranno inattive. Distanziamento personale e posate monouso per i ristoranti. Mauro Della Valle, vicepresidente di Federbalneari, propone un’autocertificazione, sorta di patente di immunità, ma anche test rapidi del sangue. Un percorso a ostacoli. Non è detto che agli stabilimenti convenga aprire se le condizioni saranno draconiane. E non è detto che gli italiani avranno voglia di tornare alla spiaggia preferita, se prendere il sole e fare il bagno diventerà una tortura, con tanto di controlli polizieschi.

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