Spirito di sacrificio, grande integrità fisica e tanta abnegazione: vi presentiamo Pol Munoz
LA SCHEDA
Nella giornata di ieri, è arrivata l’ufficialità del trasferimento al Lecce di Pol Munoz Milà, 18enne difensore spagnolo proveniente dal Barcelona. Il calciatore era in scadenza di contratto a Giugno 2023 e l’agenzia che amministra i suoi interessi sportivi è la stessa di un ex attaccante del Lecce, ovvero Guven Yalcin. Farà parte della formazione Primavera che proverà nuovamente a difendere la massima categoria.
Nato ad Alcarras, piccolo paesino della Catalogna, Pol comincia a giocare a calcio all’età di 4 anni con i suoi amici d’infanzia, in un piccolo garage. I genitori capiscono subito che la sua passione per il pallone è troppo forte, così a 6 anni lo iscrivono ai corsi tenuti dall’Escola de Futbol Baix Segrià, una scuola calcio del suo paesino. Lui vorrebbe fortemente trovare una collocazione in campo completamente votata all’attacco: ama fare gol. L’allenatore della squadra, Juanjo Turmo, gli fa capire come il lavoro costante può renderlo un ottimo difensore. E avrà ragione, talmente tanto che qualche anno dopo verrà a mancare, restando comunque un punto di riferimento per Pol. Come lo è tuttora.
Munoz è obiettivamente un elemento troppo promettente per rimanere confinato in un piccolissimo club dilettantistico. E infatti, dopo tre anni, passa nelle fila del Lleida Esportiu Terraferma, società che tuttora milita nella quarta serie iberica.
La sua continua crescita e la progressione nel percorso di maturazione attirano l’attenzione di diversi talent scout del club calcistico più importante della zona, ovvero il Barcellona: è costantemente visionato da allenatori e addetti ai lavori, i quali si convincono a portarlo nei ranghi della squadra giovanile blaugrana che milita nella categoria Alevin B. Per il ‘piccolo’ Pol, però, la situazione non è semplice da gestire: i suoi molteplici impegni lo costringono a sacrifici non indifferenti, in quanto termina l’attività presso l’istituto scolastico a cui è iscritto alle 15, per poi prendere un taxi un’ora dopo, recarsi a Barcellona e tornare a casa dopo le 23, per ben 4 volte a settimana. Ma per Pol, determinato a diventare un calciatore a tutti gli effetti, non è nulla di insormontabile. Oltretutto, si segnala come un ragazzo che dà costantemente il meglio di sè e che si allena duramente per continuare a migliorare, pur restando concentrato sullo studio. E i risultati si vedono: quando è ancora un under 14, Munoz è ritenuto ‘un difensore con un radioso futuro davanti a lui’. E lo testimonia un gran gol contro il Nastic.
La carriera di Pol Munoz comincia, in maniera davvero naturale, a spiccare il volo. Per la stagione 2018/2019, Munoz approda all’FC Barcelona B Cadete, militante nella Preferente Catalana Grupo 1. Disputa 24 partite (delle quali 19 da titolare) su 24 convocazioni, realizzando due gol. L’anno successivo è promosso al Barcelona Cadete (Under 16), partecipante alla Division de Honor Catalana: qui gioca 19 volte (di cui 10 dal primo minuto) su 19 partecipazioni. Per l’annata 2020/2021, Pol si sposta all’FC Barcelona B Juvenil (selezione under 18, inserita nella Liga National Grupo 7-A), dove trova impiego per 17 match (di cui 14 da titolare), per un totale di 1152 minuti di gioco. In occasione della stagione appena conclusa, Munoz viene promosso nel Barcelona Juvenil (ovvero la formazione Under 19, partecipante alla Division de Honor Grupo 3) e, su 28 selezioni, colleziona 20 caps (la metà da titolare, per un totale complessivo di 1046 minuti di attività) e realizza il primo dei cinque gol con cui la sua squadra batte la selezione del suo ex club, il Lleida Esportiu, offrendo una sontuosa prestazione. Ma non è tutto: debutta nella Uefa Youth League (ovvero la versione ‘giovanile’ della Champions League) giocando per tutto l’incontro tenutosi l’8 dicembre 2021 contro i pari età del Bayern Monaco e perso per 3-2.
Il ritratto di Pol Munoz secondo Football Manager 2022 parla di un giovane prospetto di 18 anni, di piede destro, alto 181 centimetri e con un peso forma di 71 chili. Ritenuto abbastanza professionale, è un terzino che all’occorrenza può essere schierato sia come terzino senza fronzoli, sia come terzino fluidificante ma anche come esterno completo (in una posizione più avanzata). Inoltre, può trovare impiego – in emergenza – anche come difensore centrale, come difensore che imposta e come braccetto di difesa. Stando a quanto riportato nel suo profilo, è un calciatore che non spazza il pallone ma rischia il possesso quando non dovrebbe ed entra deciso nei contrasti.
Fra i pro degni di nota, possiamo annoverare la naturalezza con cui gioca in più posizioni, la naturale tendenza ad essere sempre in forma per cui non gli ci vuole molto allenamento per brillare, il fatto che è considerato un leader, la capacità di possedere un discreto ritmo di gioco e la possibilità di migliorare molto in futuro. Di contro, Munoz sembra avere una personalità poco spiccata, deve lavorare sui colpi di testa, ha la necessità di imparare come farsi valere sui contrasti aerei e gioca solo con un piede.
La migliore qualità di Pol Munoz secondo Football Manager è l’integrità fisica (15/20); positivi anche quelli di determinazione ed aggressività, così come discreti sono quelli riferiti a velocità, contrasto e coraggio. Meno rilevanti, fra gli altri, gli attributi di fantasia, dribbling e tiri da lontano, sebbene riesca a ‘compensare’ con gli indicatori propri della tecnica, dei passaggi e dei cross che, tutto sommato, risultano quasi sufficienti.
Pol Munoz ha un’abilità attuale calcolata in 38/100, ma quella potenziale può collocarsi fra un entusiasmante range di 50/100 e 70/100.
Di lui, Sport.es racconta di come ‘Pol sia un ragazzo molto timido e cerca sempre di sfuggire ai riflettori. Vuole solo giocare e si diverte a farlo. Partendo dalla destra o dalle retrovie, Muñoz è velocissimo con la palla tra i piedi e dà sempre un'alternativa alla palla in uscita. Sa proporsi in attacco per fare gol ed è un'arma offensiva sui calci piazzati’.
Senza dubbio, l’etica del lavoro di Pol Munoz è un buon viatico, per lui, per continuare a crescere e, perché no, capire se potrà affermarsi con la maglia del Lecce dopo aver trascorso un lungo periodo nella cantera blaugrana che, a livello formativo, è sempre un biglietto da visita di tutto rispetto. Ci si augura che l’esempio del suo conterraneo Joan Gonzalez possa aprirgli un radioso futuro e un’affermazione che, con spirito di sacrificio e con tanto impegno, non potrà essere in alcun modo preclusa.
Bienvenido, Pol!