Sticchi Damiani: “Corvino, Trinchera e Gotti le nostre colonne”
Il presidente del Lecce tira un bilancio della stagione e pensa al futuro: tecnico e non solo
Il presidente Sticchi Damiani è stato intervistato dalla Gazzetta del Mezzogiorno in un articolo a firma di Antonio Calò.
La consapevolezza di avercela fatta
Dopo l'1-1 esterno di Cagliari, giunto al termine di un match che i nostri avversari hanno comprensibilmente affrontato come quello della vita, in cuor mio ho pensato che oramai fosse fatta. Ma l'appello è stato comunque quello di non abbassare la guardia perché il precedente 1-1 interno registratosi con il Monza, con il nostro vantaggio al 92, grazie all'eurogol firmato da Krstovic, ed il repentino pareggio dei brianzoli, mi aveva lasciato un senso di inquietudine e di amarezza, uniti alla convinzione che sarebbe stato un errore dare qualcosa per scontato.
L’inizio sprint
La società ha sempre tenuto i piedi ben saldi per terra, ma è stato bello che in questo periodo, in Italia ed in Europa, si sia parlato del "fenomeno Lecce". Così come è stato giusto che i tifosi sognassero.
Poi il rallentamento
Con Pantaleo Corvino eravamo un po' preoccupati perché, sul piano dei punti, abbiamo raccolto meno di quanto avremmo meritato. Un po' per sfortuna o per qualche arbitraggio poco convincente, ma anche per nostre ingenuità. Ci siamo convinti che ci sarebbe stato da soffrire sino alla fine.
E la crisi
La maggior parte delle sconfitte rimediate in questa fase sono arrivate contro compagini quotate, contro le quali, a volte, ci siamo espressi a buoni livelli. E mancato qualche risultato pieno contro le avversarie sulla carta più abbordabili, mentre il colpo centrato con la Fiorentina è maturato nei minuti di recupero, dopo che i viola avevano sciupato alcune ghiotte opportunità per chiudere la contesa in proprio favore. Le tre batoste di fila subite contro Bologna, Torino ed Inter, con dieci reti al passivo e zero all'attivo, hanno però sancito il fatto che il Lecce avesse imboccato una china pericolosa.
D’Aversa sarebbe stato esonerato anche senza testata?
Considerato che in seno alla squadra serpeggiava un certo smarrimento, si sarebbe imposta un'attenta analisi. Non so quale decisione sarebbe stata presa.
La svolta con Gotti parte dal successo a Salerno
Ravviso un parallelismo tra il match dell'Arechi e quello vinto per 1-0 a Reggio Calabria, nel 2017/2018, nella stagione della promozione dalla C alla B. Entrambi i risultati sono stati ottenuti dopo una settimana difficilissima ed in un momento delicatissimo del campionato, senza esprimere un buon calcio, rischiando, ma spuntandola in virtù dei saldissimi valori morali insiti nel gruppo squadra, supportato da una società equilibrata e ferma.
Soddisfazione e amarezza
Mi ha fatto molto piacere che in Italia si sia parlato tanto e bene del modello Lecce che cerca di coniugare un calcio sostenibile, che abbia i conti in ordine sul piano del bilancio, con l'enorme passione del popolo giallorosso. L'amarezza l'ho vissuta dopo il mercato di gennaio quando, in seguito alla cessione di Gabriel Strefezza, qualcuno ha mormorato che io ed i soci ci stessimo guadagnando qualcosa. Invece, abbiamo sempre e solo immesso risorse, senza recuperare nemmeno un euro.
I calciatori a cui è più legato
Tanti. La maggior parte dei ragazzi che hanno indossato la maglia giallorossa mi testimoniano il proprio affetto. Penso al gruppo della promozione dalla C alla B, con in testa Ciccio Cosenza e Checco Lepore, che hanno incarnato lo ”spirito Lecce". Alla rosa retrocessa dalla A nell'anno del Covid, nel quale siamo stati tutti accomunati dalla grande paura legata alla nostra salute, con Antonin Barak, Riccardo Saponara, Gianluca Lapadula, Panagiotis Tachtsidis. All'organico della scorsa stagione, con Samuel Umtiti, Gabriel Strefezza e Morten Hjulmand. Al gruppo attuale composto da uomini fantastici prima ancora che bravi calciatori.
Il centro sportivo di proprietà
La recente acquisizione del lotto pubblico dei terreni ubicati a Martignano è stata importantissima in quanto su questa zona insiste già un campo da calcio. Contiamo di iniziare i lavori da qui onde avere, già nel 2024/2025, una alternativa al terreno di allenamento dell'Acaya Golf Resort, salvo continuare a sviluppare l'intero progetto il più rapidamente possibile.
Lo stadio
Devono essere avviate le gare di appalto per la tranche di finanziamenti assegnataci. Attendiamo di sapere se dovrà provvedere il comune di Lecce o la società "Sport e Salute". Mi auguro che non si registrino intoppi. Quando si saprà se il sogno della copertura diventerà realtà? Suppongo entro il prossimo mese e spero davvero che si possano ottenere i fondi. Abbiamo presentato, a nostre spese, un approfondito studio di fattibilità. Inoltre, dai colloqui avuti con il ministro Raffaele Fitto e con il commissario straordinario Massimo Ferrarese mi è sembrato che sia stata recepita la necessità dell'intervento e che ci sia disponibilità.
La prossima stagione
Ci dev'essere condivisione progettuale tra il responsabile dell'area tecnica Pantaleo Corvino, il direttore sportivo Stefano Trinchera e l'allenatore. Vedo grande affinità tra queste tre figure e penso che esistano tutti i presupposti per proseguire il cammino insieme. Mi sentirò tutelato sapendo che affronteremo la nuova stagione potendo contare su tre colonne del loro calibro.