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David Sesa, ex attaccante del Lecce, ha fatto sognare i tifosi giallorosi con alcune incredibili prodezze, soprattutto su punizione. Oggi lo svizzero ha 48 anni ed ha intrapreso una nuova carriera da allenatore, anche se non ha mai dimenticato il Salento e gli anni fantastici vissuti nel tacco d’Italia. 

CORVINO
"È colui che mi è venuto a prendere quand'ero al Servette e mi ha portato a Lecce. Mi ricordo che mi chiese molte informazioni sul calcio svizzero, sulle squadre. A mio avviso è il direttore sportivo che negli ultimi anni ha fatto meglio di tutti, almeno nel calcio italiano. Anche nel Lecce attuale ha pescato giocatori giovani all'estero che si stanno valorizzando e se dovesse succedere quello che sperano tutti i tifosi salentini vedrete che valutazioni avranno".

RITORNO IN A DEL LECCE 
"Non dico altro per scaramanzia, dico solo che me lo auguro di cuore perché Lecce è una piazza importante che riesce ogni anno a ottenere ottimi risultati".

MOMENTO MIGLIORE DELLA CARRIERA
"Penso alla vittoria con l'Inter per 1-0 con mio gol su punizione. I nerazzurri erano uno squadrone: Baggio, Blanc, Zamorano, Seedorf, Zanetti, Vieri. Insomma, il top del calcio mondiale. Ma in generale a Lecce ho vissuto due anni fantastici". 

NAPOLI 
"Guardi, a Napoli sono stato benissimo. Certo, in campo non è andata come speravo ma è la vita. In generale conservo bei ricordi del calcio italiano e posso dire di aver giocato in quello che era il miglior campionato al mondo. Anche la Serie B all'epoca era molto forte, molto competitiva".

PRESENTE 
"Vivo tra Ferrara e Zurigo e sono allenatore. Attualmente giro per l'Europa, mi aggiorno, vado a vedere gli allenamenti e le partite. Il calcio è sempre stato la mia vita e sono felice che ne faccia ancora parte. Ho avuto la possibilità di trasformare una passione in un mestiere e non c'è niente di più bello".

MODULO
"Mi piace il 4-2-3-1 ma ho imparato ad adattarmi con i giocatori che ho a disposizione. Deve essere una prerogativa dell'allenatore avere una certa flessibilità, perché ciò che conta al di là di tutto è fare risultato".

Il Lecce lo scovò in Svizzera. Il Napoli lo pagò 18miliardi, ma fu un flop. Oggi è allenatore

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