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A 8 giornate dalla fine del campionato il Lecce è a soli 2 punti dall’ambito posto occupato momentaneamente dal Genoa che vorrebbe dire salvezza, ma il vero campanello d’allarme per i salentini sono i numeri collezionati fino ad ora. Dalla ripresa della Serie A l’11 di Liverani ha subito ben 14 gol in 4 apparizioni; un bottino assolutamente non invidiabile, che oltre ad esser la causa dei 0 punti al seguito, segna un record (negativo) imbattuto da più di mezzo secolo. Il Lecce con i suoi 70 gol incassati diventa infatti la squadra con più reti subite nel campionato italiano dopo 30 partite dal 1956 ad oggi, battendo il primato detenuto dalla Pro Patria. Un dato comunque relativo, soprattutto a causa del calendario totalmente sbilanciato che ha visto i giallorossi dover affrontare subito molte big in apertura di girone di ritorno. Come sempre sarebbe il caso di tirare le somme a stagione conclusa, e proprio per questo motivo andiamo ad analizzare il primato da non battere assolutamente entro la fine del campionato! Nel nuovo millennio la Serie A ha visto un graduale abbandono del celebre “catenaccio” a favore di una visione di calcio più aperta. L’esaltazione della sfrontatezza è sicuramente stato il Lecce 04/05 guidato da Zeman, il quale siglò il momentaneo record di gol subiti (73), mettendone però a segno 66, e raggiungendo così l’11esimo posto in classifica. Se la “Zemanlandia” salentina annebbiava le critiche riguardo il reparto difensivo grazie alla sua complessiva bellezza, diverso è stato il percorso di chi ha battuto il suo primato negli anni successivi. Le peggiori difese dal 2000 ad oggi sono difatti quelle del Pescara 12/13 e del Benevento 17/18, entrambe scandite da 84 reti incassate ed un’inevitabile retrocessione con svariate partite d’anticipo. Il Lecce di Liverani dal canto suo non è assolutamente paragonabile a quest’ultime due squadre poiché (comunque vada) è sempre stato un protagonista attivo per la lotta alla salvezza grazie ad un reparto offensivo più prolifico della media anche se non paragonabile a quello di Zeman. Alla fine della corsa l’unica cosa che conterà realmente sarà mantenere la categoria, ma farlo non battendo record poco invidiabili sarebbe indubbiamente una ciliegina sulla torta da non trascurare nei prossimi incontri per i giallorossi.
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