Pioli: "Ora è molto importante vincere. Il Lecce è una squadra molto diretta"
La conferenza stampa dell'allenatore del Milan
Stefano Pioli ha parlato alla vigilia di Milan-Lecce, come riportato da TMW.
Solo 5 vittorie in campionato nel 2023...
"È importante vincere, lo è molto di più ora. Possiamo finire bene questa stagione. Mancano 8 partite di cui 5 a San Siro: dobbiamo finire bene il campionato per le qualità che abbiamo".
È facile ora motivare la squadra per l'altra cima del campionato?
"È facile perché abbiamo chiuso il sogno Champions in una stanza blindata. Ora pensiamo al campionato: abbiamo 4 partite e sappiamo che dobbiamo spingere tanto; l'attuale posizione in classifica non è quella che vogliamo alla fine".
News infortunati:
"Ibra è convocato; autonomia limitata, però sta bene. Non ci sarà Giroud, che è stato un po' tartassato al tendine del polpaccio nelle ultime partite. Pobega ha preso un colpo oggi: vediamo domani".
La Juve vi condiziona?
"La Juve non ci condiziona. Certo, prima ci sarà una classifica definitiva meglio è per tutti".
Ti aspetti di più dalle tue alternative?
"Non mi piace per niente il termine riserve: se siamo a questo punto il merito è di tutti. I giudizi, comunque, sono ancora parziali per tutti".
Qual è la frase più bella sentita dai tuoi?
"C'è stata molta euforia ed era inevitabile, avendo superato un avversario fortissimo. Adesso dobbiamo essere bravi a portarci energia in campionato. Le prossime due di campionato sono importantissime per la nostra classifica finale. Il Lecce ci ha messo in difficoltà all'andata, dovremmo essere preparati".
Ci sarà nuova rivoluzione domani?
"Ho osservato molto i miei giocatori, mi sembrano stiano tutti bene. Cercherò la formazione migliore, anche nei cambi".
Inzaghi è sotto pressione: è uno svantaggio o una penalizzazione?
"La Champions arriverà: quando sarà il momento ci penseremo. Non giudico le posizioni altrui".
Importante l'approccio domani?
"Cominciarla bene, chiuderla immediatamente è troppo da presuntuosi. Ci giochiamo tanto noi e si giocano tanto loro. Ci deve essere convinzione e fiducia per tutta la partita".
C'è un problema calendario, soprattutto nella settimana dell'euroderby?
"Che sia stata e che sarà una stagione molto dispendiosa sì, ma starà a me gestire bene le forze dei giocatori, mantenendo la giusta tensione in tutte le partite di campionato soprattutto. È chiaro che il calendario è quello che è... Dopo la Roma si farà il necessario per mettere le formazioni migliori per fare più punti possibili".
Tutto è nelle mani del Milan?
"Non è tutto nelle nostre mani perché siamo quinti. Bisogna fare tanti punti. Il calendario che abbiamo ci dà la possibilità di fare tanti punti: con le parole, però, non si ottengono punti".
Calabria sta facendo ottime prestazioni...
"Abbiamo avuto momenti difficili, come quello di gennaio. Ci siamo creati un bagaglio di esperienze molto importati. Non è importante perché abbiamo avuto un momento difficili, ma sapere come abbiamo fatto a superarlo: lavorando".
La gara di domani è la più importante?
"Sì. Comunque sia quello che abbiamo fatto fino ad ora non conta, quindi quella di domani è la più importante. La Champions è storia a sé".
Che stagione ha fatto Colombo?
"È difficile fare un bilancio, l'ho seguito ma da lontano. Ha fatto buone cose, ma quello che sarà il futuro è difficile da stabilire".
Quanto è importante Maignan?
"Tutte le squadre importanti hanno un campione nei propri organici. E Mike è un campione in tutto, al di là dei suoi valori tecnici".
Potrebbe cambiare qualcosa dietro?
"Sono veloci sulle fasce, noi abbiamo preparato bene la gara".
Ambrosini ha consigliato di dormire ora... Lei ci sta riuscendo? Chiederà consigli ad Ancelotti?
"Ambrosini con me casca male, perché io dormo poco sempre. Dormivo di più quando giocavo, ora dormo bene. Mi aiuta tanto dormire meno e lavorare di più. L'altra semifinale è fantastica, tra due squadre incredibili, con quelli che secondo me sono i due migliori allenatori del mondo... Con Ancelotti non ho parlato, spero di farlo di persona".
Calabria ha fermato alla grande Kvara...
"Ho grandissima rispetto di lui come persona e calciatore, ha un intelligenza incredibile in campo.
Avresti un consiglio per il Football Board?
"Sì, ma credo che le cose peggioreranno perché vogliono fare sempre più partite... Se giochi così tanto spesso non puoi pretendere che lo spettacolo sia sempre alto, a causa di infortuni, energie... Giocare meno o avere più spazi per far recuperare i giocatori sarebbe importante. Ci sono giocatori che non riescono mai a recuperare e a staccare: diventa sempre più difficile o rischioso per gli infortuni".
Nei "I soliti sospetti" il diavolo fa credere di non esistere... È cosi anche per voi?
"Tutti siamo stati insieme in questi tre anni, con voglia, entusiasmo: il segreto è la compattezza e la qualità dei giocatori. Gli altri non se ne sono accorti? Peggio per loro".
Cosa teme del Lecce?
"Squadra molto diretta. In trasferta parte con più velocità di tutti. Bisognerà perdere pochi palloni e fare bene le preventive".
Meglio mischiare le carte?
"Meglio giocare da Milan, non importa chi scende in campo..."
Cosa è successo a Rebic?
"Ha giocato meno, perché le scelte sono state più su altri giocatori. È forte, ma anche caratteriale: ha bisogno di giocare un po' di più, ma sono sicuro che si farà trovare pronto".