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Compare mio, devi nascere numero uno. Per questo ci sono le categorie. Numero uno, numero due, numero tre… e io non posso fare il numero due. Per forza il numero uno devo fare!

Questo uno dei tuoi ultimi audio che mi hai mandato nella nostra chat di Whatsapp caro Graziano, ed è vero. Lo ascolto e riascolto per più e più volte e confermo tutto: tu sei e resterai per sempre il numero uno! 

Questa mattina è venuto a mancare un pezzo di storia dell'Unione Sportiva Lecce (storia bellissima durata troppo poco). Graziano Fiorita era un professionista esemplare, un uomo che faceva della sua passione il suo lavoro. 

Con Graziano è nata un'amicizia che è rimasta sempre discreta, lontana “dai riflettori”. Condividevamo tutto: famiglia, storie dentro e fuori dal campo ma con grandissimo rispetto ed amicizia. Nessuno dei due avrebbe mai “tradito” l'altro perchè si sa, in questo mondo (quello del calcio) le amicizie VERE tra addetti ai lavori e giornalisti non sono ben viste…

Se tu avevi bisogno di Francesco, io c'ero. Se io avevo bisogno di Graziano, tu c'eri. 

Quanti sfottò che ci facevamo nelle nostre telefonate, una su tutte quando mi dicevi scherzando: 

Compà, hai visto oggi in partita come entravo in campo a velocità super. Di al tuo fotografo di allenarsi di più nello scattarmi qualche foto.

E via con le risate! 

Graziano Fiorita e quel Frosinone-Lecce

In molti non sanno retroscena e aneddoti del buon Graziano che con il suo fisico riusciva a difendere tutto e tutti. 

Chi si ricorda del finale burrascoso di Frosinone-Lecce in Lega Pro? A fine partita Franco Lerda si scagliò contro tutto e tutti raggiungendo a suon di calci e pugni calciatori e tifosi avversari.

Lerda in Lecce-Frosinone

Il tecnico dei giallorossi scatenò il putiferio e nel rientrare negli spogliatoi veniva raggiunto da insulti e provocazioni da parte di alcuni sostenitori locali che erano entrati sul terreno di gioco. Cosa successe dentro gli spogliatoi? Me lo raccontò tutto Graziano in una delle nostre confidenze telefoniche:

Compare mio, abbiamo rischiato il linciaggio. I tifosi sono entrati dentro al tunnel e hanno sfondato la porta d'ingresso del nostro spogliatoio. 

Ho preso la porta, rimessa davanti a tutti e con tutte le mie forze ho mantenuto le spinte e gli spintoni dei tifosi del Frosinone che volevano entrare per prendere Lerda. Alla fine, col sostegno dei poliziotti, siamo riusciti ad allontanarli.

E chi ti poteva spostare a te Graziano? Gigante dal cuore buono. Sei sempre stato al centro di tutto, c'eri quando c'era bisogno di te.

Il salvataggio a Manuel Scavone

La verità, caro Graziano, è che in campo e nella vita eri scattante e veloce in tutto: come seguivi tu le azioni di gioco, merce rara. Ricordo ancora quando in Lecce-Ascoli (1 febbraio 2019) hai salvato la vita al calciatore giallorosso Manuel Scavone. 

Lecce-Ascoli, Graziano Fiorita in ginocchio mentre interviene su Manuel Scavone per primo

Con te c'erano in campo i dottori, Palaia, Congedo, Tondo: ma sei stato tu, quando hai visto Scavone cadere a terra privo di sensi, a scattare in campo prima di tutti rimuovendo fin da subito (materialmente) la lingua del calciatore che ostruiva le vie respiratorie.

In una conferenza stampa dedicata al “caso Scavone” spiegasti:

Io sono stato il primo ad arrivare e mi sono preoccupato di seguire il protocollo, preoccupandomi di controllare se fossero libere le vie aeree. 

Ci tengo a ringraziare il Presidente che tiene tantissimo alla formazione e tutti i miei medici, perché se ho fatto le cose in modo corretto è grazie a loro. D'altronde quando si hanno in squadra Messi e Ronaldo - disse riferendosi a Palaia e Congedo - la vittoria è garantita. 

Sempre incredibile e top anche nelle dichiarazioni, umiltà allo stato puro: perchè tu Graziano eri un uomo che lavorava in silenzio, quel silenzio che hai voluto “utilizzare” per lasciarci oggi tutti soli e senza di te.

foto di Giulio Paliaga

Caro Graziano, la tua morte inattesa e rapida lascia un gran vuoto fra tutti coloro che ti hanno conosciuto e vissuto. Mancherai tanto a tutti noi, ma resterai sempre vivo nei nostri ricordi.

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