Salentino arrestato con 1 kg di droga tra casa e negozio
La Polizia di Stato ha scoperto la sostanza stupefacente, tra hashish e marijuana, durante una perquisizione
Un incensurato salentino è stato arrestato in flagranza di reato dalla Polizia di Stato, che ha trovato oltre un chilo di droga, tra hashish e marijuana, nella sua abitazione e nel suo esercizio commerciale. L’operazione è stata condotta dalla Squadra mobile di Lecce, su disposizione del Questore, nell’ambito dell’attività di contrasto allo spaccio degli stupefacenti anche nella provincia.
La perquisizione è avvenuta ieri mattina, in un comune salentino non precisato, dopo che gli investigatori avevano sospettato che il luogo fosse usato per occultare armi e sostanze stupefacenti. I sospetti si sono rivelati fondati, e gli agenti hanno sequestrato circa un chilo di marijuana e pochi grammi di hashish, oltre al materiale necessario per il confezionamento delle dosi da spacciare.
Il destinatario del controllo, ritenuto il detentore della droga, è stato dichiarato in arresto e nei prossimi giorni dovrà rispondere di detenzione di sostanza stupefacente davanti all’Autorità Giudiziaria competente. L’uomo è stato associato presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari.
L’intera vicenda è ora al vaglio della locale Procura della Repubblica.
Arresti domiciliari, in cosa consistono
Gli arresti domiciliari sono una misura cautelare che consiste nel divieto di uscire dalla propria abitazione o dall'altro luogo designato dal giudice, salvo autorizzazione per motivi di lavoro o di necessità. Si tratta di una limitazione della libertà personale di una persona accusata di un reato, prima ancora del riconoscimento formale della responsabilità penale.
Gli arresti domiciliari sono previsti dall'articolo 284 del Codice di Procedura Penale e hanno lo scopo di assicurare le esigenze di tutela della persona offesa dal reato e di prevenire la commissione di ulteriori reati. Chi si trova agli arresti domiciliari è considerato in stato di custodia cautelare e può essere controllato in ogni momento dal pubblico ministero o dalla polizia giudiziaria. In caso di evasione, si rischia una pena da sei mesi a tre anni di reclusione. Gli arresti domiciliari si distinguono dalla detenzione domiciliare, che è una modalità di esecuzione della pena detentiva, e non una misura cautelare.