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Il protagonista della storia che vi vogliamo raccontare è arrivato nel Salento la scorsa estate tra l’indifferenza di una piazza che aveva sentito parlare del giocatore, ma non lo conosceva per le sue qualità.

Arturo Calabresi è cresciuto nella Roma ma non ha mai esordito con la prima squadra, seppur abbia assistito ad alcune partite dalla panchina.

Poi ha iniziato a girovagare, provando a trovare la sua dimensione, la piazza giusta che potesse esaltarne le caratteristiche. Livorno, Brescia, Spezia, Foggia, Amiens, di nuovo Bologna e poi Cagliari, tante presenze in B condite da qualche apparizione in Serie A e 50 convocazioni nelle giovanili azzurre.

Il classe ’96 ha iniziato da difensore centrale ma con il passare degli anni si è spostato sulla fascia, consapevole di avere caratteristiche fisiche e tecniche per poter svolgere al meglio il ruolo di terzino destro.

A Lecce, come detto prima, è arrivato con entusiamo e con voglia di rivalsa, dopo che lo scorso anno aveva giocato poco tra Bologna e Cagliari. Inizialmente anche nel Salento non stava trovando lo spazio che si aspettava, tant’è che a gennaio sembrava dovesse salutare tutti dopo appena 6 mesi.

Poi, però, dopo aver parlato con società ed allenatore, Calabresi ha deciso di restare e di giocarsi le sue carte e, da quel momento in poi, è diventato quasi imprescindibile per il tecnico giallorosso, che lo ha schierato spesso sulla fascia ma a volte anche al centro della difesa per sopperire alle assenze dei centrali giallorossi.

Alla fine ha collezionato 31 presenze in campionato, 3 in Coppa Italia, 2 gol e 2 assist tra le 2 competizioni, regalandosi anche la gioia di indossare per una partita la fascia di capitano.

Arturo è diventato presto un idolo dei tifosi giallorossi, grazie alla sua grinta ed all’attaccamento alla maglia dimostrato ogni volta che è sceso in campo. Ricordiamo il boato dei supporter salentini in quel di Monza, dopo l’ennesima chiusura del terzino giallorosso, che è poi finito a terra stremato dalla fatica.

Adesso bisogna programmare il futuro ma Arturo ha un contratto lungo con i giallorossi e dovrebbe restare ancora qui, per giocarsi le sue carte nella massima serie, sebbene conosciamo tutti l’imprevedibilità del calciomercato, nel quale nulla si può dare mai davvero per scontato.

Lui, di certo, ha grande voglia di Serie A e giocarla con questa maglia e questi colori assumerebbe un valore doppio, se non altro perché l'ha conquistata sul campo. La festa nel Salento, però, è appena cominciata ed Arturo non vede l’ora di continuare i festeggiamenti di una promozione sudata e meritata. 

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