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Massimo Coda lo scorso anno è stato la punta di diamante del Lecce di Corini, oltre che il capocannoniere del campionato di Serie B.

Dopo 10 giornate nella passata stagione, l’Hispanico aveva già segnato il doppio delle reti siglate in questo campionato, ossia 8. L’attaccante ex Benevento, infatti, si era sbloccato alla quarta contro la Cremonese e da quel momento aveva timbrato il cartellino in altre sette occasioni, senza segnare calci di rigore ma addirittura sbagliando un penalty nella sfida pareggiata in quel di Cosenza.

In questa stagione, invece, Coda fino ad ora ha segnato 4 gol, uno di questi realizzato direttamente dagli undici metri. Rispetto allo scorso anno, quindi, c’è un calo di realizzazione significativo ma soprattutto una difficoltà tangibile a creare occasioni pericolose da parte dell’attaccante campano.

Di certo Baroni chiede a Coda un lavoro diverso rispetto al passato, con il classe ’88 che è quasi un regista offensivo della squadra giallorossa, visto che spesso torna a centrocampo a prendere e smistare il pallone. La sua presenza in aria di rigore è diminuita notevolmente e questo non va bene, anche perché uno come lui ha sempre vissuto a pochi metri dalla porta avversaria.

Adesso Massimo deve rimanere calmo, pensare a lavorare e non farsi prendere dalla fretta di voler segnare a tutti i costi. Il Lecce viene prima di tutto, anche se le vittorie passano inevitabilmente dalle reti dell’attaccante campano.  

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