Lecce, arrestato 31enne intento a rubare un'auto
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Nella notte del 7 ottobre 2023, alle 02:00, R.A., un leccese di 31 anni, è stato arrestato dagli agenti della sezione volanti della Questura di Lecce per tentativo di furto aggravato di un’auto e possesso ingiustificato di attrezzi da scasso.
Cosa è successo a Lecce il 7 Ottobre
Ieri sera, il 6 ottobre 2023, alle 23:00, una donna ha chiamato il numero di soccorso pubblico “113” segnalando la presenza di un uomo che stava cercando di rubare un’auto in via Vanvitelli. Gli equipaggi della sezione Volanti si sono immediatamente recati sul posto, mantenendo costante contatto telefonico con la donna. Quest’ultima ha fornito informazioni dettagliate sugli spostamenti dell’uomo e una sua descrizione, specificando anche che aveva in mano un cacciavite.
Arrivati sul posto, gli agenti hanno individuato l’uomo segnalato e lo hanno prontamente bloccato. Aveva ancora in mano un cacciavite e un martello, che sono stati sequestrati. L’uomo è stato quindi arrestato per tentativo di furto aggravato e possesso ingiustificato di attrezzi da scasso. Su disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica locale, è stato posto agli arresti domiciliari.
Cosa sono gli arresti domiciliari?
Gli arresti domiciliari, come suggerisce il nome stesso, consistono nel divieto di potersi allontanare dalla propria abitazione, da ogni luogo che costituisca privata dimora, da un luogo pubblico di cura o di assistenza o da una casa famiglia. Chi si ritrova agli arresti domiciliari è considerato dalla legge in custodia cautelare ed è tenuto a restare nel perimetro del luogo designato per l’applicazione della misura.
In base alle disposizioni del giudice, potrebbe anche non avere accesso a Internet, al telefono e agli altri mezzi di comunicazione a distanza, così come potrebbe non avere il diritto di incontrare altre persone se non quelle che vivono già con lui o che lo assistono.
Gli arresti domiciliari sono una misura cautelare personale prevista dall’articolo 284 del Codice di procedura penale. Questa misura viene stabilita dal giudice, quando e se sull’indagato ci sono gravi indizi di colpevolezza e si teme che, senza gli arresti domiciliari, potrebbe scappare, continuare a delinquere o inquinare le prove.