Gravina: "Tempo effettivo? Il calcio non diventi troppo meccanico"
CONTRARIO
I maxi recuperi sperimentati fino ad ora nei mondiali in Qatar dovrebbero sbarcare in Serie A.
Questa potrebbe diventare molto probabilmente linea-guida anche per il massimo campionato italiano.
Dunque, dalla ripresa della competizione a gennaio, si dovrebbero vedere sui campi di A dei tempi addizionali che sfiorano o addirittura superano i 10 minuti.
Una novità che spinge il calcio sempre più verso al tempo effettivo, una svolta che sarebbe epocale, ma che non convince Gabriele Gravina, presidente della FIGC.
Queste le sue parole riportate da calcio e finanza:
IL MOMENTO DEL CALCIO ITALIANO
“Questa è l’ora di mettere al centro il calcio e i tifosi per poter ripartire dopo una sconfitta e bisogna farlo attraverso la valorizzazione dei vivai e delle infrastrutture”.
TEMPO EFFETTIVO
“Sono favorevole alla tecnologia, però il calcio deve restare tale. Il pallone ha un cuore che va preservato, non deve diventare un qualcosa di meccanico”.
Negli scorsi giorni si è espresso in merito al tempo effettivo anche Collina, membro apicale dell'IFAB.
Queste le sue dichiarazioni:
TEMPO EFFETTIVO
“All’IFAB ne stiamo parlando, ovvero se non valga la pena che tutte le partite abbiano la stessa durata. Se guardiamo le statistiche si nota che ci sono squadre che giocano 52′, altre che ne giocano 43 e altre ancora 58. Se sommi tutti questi tempi in un campionato la differenza diventa grande”.
MAXI RECUPERO
“Abbiamo raccomandato ai nostri arbitri di essere molto precisi nel calcolare il tempo da aggiungere alla fine di ogni tempo per compensare il tempo perso a causa di uno specifico tipo di incidente. Quello che vogliamo evitare è che una partita duri 42, 43, 44, 45 minuti di gioco attivo. Questo è inaccettabile. Immaginiamo che in un tempo ci siano 2 o 3 gol segnati, quindi è facile perdere 3, 4, 5 minuti solo per i festeggiamenti. E questo tempo va compensato alla fine”.