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PREMESSA

La premessa, in modo che chiunque legga lo tenga sempre a mente ed ogni tanto bisogna ricordarlo, è che il nostro commento non è indirizzato alla totalità dello scibile umano e calcistico ma alla singola prestazione del Lecce.

Un partita, e non è una frase fatta, è sempre diversa dalla precedente e lo sarà della successiva.

LA PARTITA

Il Lecce riprende i punti lasciati in casa venerdì scorso contro la Ternana andando a vincere a Ferrara contro la Spal con un netto tre ad uno.

Sin dall'inizio si percepiva che il Lecce avesse la cattiveria agonistica e la personalità per dettare i ritmi del gioco e vincere la partita.

BARONI, IL TECNICO GIALLOROSSO

Baroni cambia sulle fasce difensive, sostituendo Barreca e Calabresi con Gallo e Gendrey mentre a centrocampo, in sostituzione di Bjorkegren, ritorna Gargiulo peraltro autore del primo gol; in avanti Olivieri continua a sostituire Coda invece sulle fasce Di Mariano e Strefezza sono schierati al loro posto. I giallorossi dimostrano sin da subito di voler fare la partita, pressando forte e dettando i ritmi dell'incontro. La Spal sembra spiazzata sebbene nel primo tempo alcuni errori dei singoli (soprattutto Hjulmand) l'abbiano rimessa in partita. Nella seconda frazione di gioco il Lecce, grazie a Gabriel Strefezza, ad una crescita degli uomini in campo ed alle sostituzioni volute dal tecnico, ha dettato le danze senza lasciare agli ospiti nessuna conclusione diretta nella porta difesa da Gabriel.

Il risultato di tre ad uno sarebbe potuto essere molto più largo se i giallorossi non avessero sprecato due/tre ripartenze in superiorità numerica.

LA VITTORIA

La vittoria a Ferrara dimostra che il Lecce, nonostante alcuni pareggi, è sempre lì nelle prime posizioni ed è una squadra concreta che può giocarsela fino alla fine.

Baroni in questa occasione gestisce le sostituzioni per tempo ed ha ragione sia negli interpreti mandati in campo che nelle posizioni affidate agli stessi, vista la vittoria e le possibilità di renderla ancora più rotonda, compreso il palo colpito da Rodriguez.

GABRIEL STREFEZZA

Colui che è apparso immarcabile è stato Strefezza, eccezionale sia nella fase offensiva (autore di due gol spettacolari, soprattutto il primo) che in quella difensiva. L'esterno giallorosso è sempre stato presente nel tamponare le incursioni avversarie, pronto a dare una mano nella sua area di competenza e subito dopo altrettanto partecipe in fase offensiva.

Un calciatore che giocando più vicino alla porta ha nelle corde una moltitudine di soluzioni che riescono a fare la differenza.

MARCO MANCOSU

La Spal, dall'altro canto, è una compagine che evidentemente paga il cambio di proprietà e, nonostante i soldi spesi, non è ancora una squadra sebbene schieri tra le sue fila elementi del calibro di Rossi ma anche dello stesso Marco Mancosu. L'ex capitano giallorosso è apparso più che motivato nel cercare di far rimpiangere la sua dipartita alla dirigenza giallorossa: il risultato non gli è stato favorevole, nonostante a Lecce nessuno potrà cancellare mai i suoi eccezionali trascorsi, compresi però i rigori sbagliati contro il Genoa in serie A e contro il Venezia nei play off dello scorso anno. Costati cari.

FINALE

I Lecce ritorna alla vittoria con merito ed allunga la striscia di risultati utili consecutivi, pochi giorni e si giocherà contro la Reggina. Si sa, la prossima è sempre quella più difficile; è la legge dello sport: il traguardo da raggiungere e superare è sempre il prossimo.

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