Corsa, coraggio e tanta dedizione alla causa: il ritratto di Gianluca Frabotta
LA SCHEDA
La terza acquisizione per il nuovo Lecce che si accinge a cominciare il prossimo campionato di Serie A è quella di un giovane calciatore italiano di grande prospettiva e che ha bisogno di ritrovarsi dopo un periodo buio: si tratta di Gianluca Frabotta, 23enne (fra qualche giorno) difensore esterno italiano, il quale giunge nel Salento in prestito con la formula del diritto di riscatto e controriscatto esercitabile dal club di provenienza, ovvero la Juventus.
La parentesi calcistica di Gianluca Frabotta comincia prestissimo: a quasi 6 anni inizia a tirare i primi calci con i Piccoli Amici dell’U.L.N. Consalvo – società giovanile del quartiere Tuscolano di Roma – e rimane nel club capitolino fino all’ultimo anno degli Esordienti, diventando capitano. ‘Aveva un tiro forte e una passione per le finte’, confessa Vittorio Fabrizio, il suo primissimo allenatore, figura essenziale per la crescita di Gianluca e in contatto con il calciatore anche oggi.
Nel 2012, passa al Savio (altra società dilettantistica romana) e in una parentesi durata tre anni dimostra tanta personalità e la capacità di fare su e giù per la fascia sinistra con una naturalezza innata. Inoltre, gioca costantemente sotto età, costantemente attenzionato dall’allenatore Alessandro Bolic: ‘Era un esterno sinistro nel mio 3-4-3, faceva la fascia su e giù più volte per tutta la partita. In quel ruolo è devastante. L'ho fatto giocare anche centrale di difesa, un ruolo nel quale non si è espresso male perché ha grande senso della posizione. Io lo farei giocare a tutta fascia, penso che in quella posizione serva un giocatore di gamba come lui. Secondo me è limitato fargli fare 30 metri da terzino, Gianluca ha 60/70 metri nelle gambe. E non è da sottovalutare neanche nel colpo di testa, perché è capace anche di fare gol’, asserisce il mister che, tuttora, è convinto che un giorno Gianluca diventerà il terzino sinistro titolare della nazionale.
Le sue qualità non passano inosservate e, grazie alla segnalazione di uno dei dirigenti del suo club di appartenenza, viene proposto al Bologna. ‘Andammo a fare un torneo a Novara e lo portammo con noi per vedere come giocava. Non aveva paura di niente, era un pò testardo ma con grande personalità’, rivela Paolo Magnani, a quel tempo allenatore dell’Under 17 della società felsinea.
Così, Frabotta viene aggregato alla squadra under 17 rossoblù (saranno complessivamente 30 le gare con quella selezione). Le sue buone prestazioni convincono i dirigenti tecnici a promuoverlo nella squadra Primavera (66 gettoni di presenza in totale), con la quale continua il suo percorso di crescita fino a ricevere la prima convocazione in prima squadra nella stagione 2016-2017, grazie all'allenatore Roberto Donadoni, per la gara di Coppa Italia contro l'Inter.
Nell’annata successiva, viene mandato in prestito in Serie C, dapprima al Renate (dove colleziona 12 presenze complessive in campionato e 2 in coppa) e poi, nella parentesi del mercato invernale e sempre a titolo temporaneo, al Pordenone. Qui trova continuità di rendimento (anche se prende parte a 5 match in campionato) e vince la Supercoppa di categoria.
Il 2 Agosto 2019 arriva l’occasione della vita: nella stessa operazione di mercato che vede la cessione di Orsolini al Bologna, viene tesserato dalla Juventus. Stando alle voci, il ragazzo è fortemente voluto da Federico Cherubini, football director del sodalizio bianconero, il cui desiderio sbaraglia gli interessi di Brescia e Vicenza. Il suo trasferimento viene valutato 2,6 milioni di euro. Viene così aggregato alla rosa della Juventus Under 23, la seconda squadra bianconera - allenata da Fabio Pecchia - e partecipante al campionato di Serie C: qui raggiunge i quarti di finale dei play-off e conquista la Coppa Italia di categoria con la vittoria in finale contro la Ternana. Nel contempo, impressiona favorevolmente l’allenatore della prima squadra, Maurizio Sarri, che lo convoca spesso sul finale di stagione e lo fa esordire nel massimo campionato il 1º agosto 2020, nell’ininfluente match perso per 1-3 contro la ‘sua’ Roma: tale presenza gli permette di fregiarsi da comprimario della vittoria dello Scudetto.
Nell’annata successiva, l’arrivo di Andrea Pirlo come head coach della prima squadra e la contemporanea assenza di Alex Sandro per infortunio diventano i fattori scatenanti il passaggio di Frabotta in pianta stabile fra gli elementi più impiegati. Alla prima di campionato è titolare nel 3-0 rifilato alla Sampdoria, avviando un’annata memorabile che lo vedrà in campo per 15 volte in campionato, una volta in Coppa Italia (nel 4-0 sulla Spal in cui è autore di una rete, l’unica della sua parentesi bianconera) e addirittura una volta in Champions League – per 15 minuti – nel successo esterno per 1-4 contro il Ferencvaros del 4 novembre 2020. A fine anno, alza al cielo sia la Supercoppa Italiana, sia la Coppa Italia, ma soffre di un episodio di pubalgia che gli preclude la parte finale della stagione.
Il 30 Luglio 2021, Frabotta passa in prestito all’Hellas Verona: si tratta di una cessione temporanea con diritto di riscatto e controriscatto (stessa formula attualmente in vigore con il Lecce). Qui si apre la parentesi più negativa per il ragazzo, costellata da varie vicissitudini che ne minano il rendimento e impattano, ovviamente, sul suo minutaggio: a inizio stagione ha un problema al tendine d’Achille che richiede un intervento il quale lo tiene ai box per ben 156 giorni; poi, subisce un affaticamento muscolare, dovuto probabilmente anche al covid, contratto nel periodo di riabilitazione dopo l’operazione chirurgica; infine, un problema agli adduttori lo tiene lontano dal rettangolo verde fino agli inizi di aprile. A fine stagione, saranno solo 18 i minuti di presenza in campo, dopo un’assenza dal rettangolo di gioco lunga complessivamente ben 386 giorni (dall’ultimo match disputato con la Juventus il 14 Marzo 2021 nella vittoria esterna di Cagliari al primo incontro giocato con la casacca gialloblu in Hellas Verona-Genoa 1-0 del 4 Aprile 2022).
Durante tutto l’arco della sua carriera, Gianluca Frabotta si è disimpegnato anche con la maglia della nazionale italiana: vanta 4 presenze con l’Italia Under 18 e 3 gare disputate con l’Under 19 (parentesi entrambe avvenute sotto l’egida di Paolo Nicolato), ma pure 4 presenze (e 2 gol) con la formazione Under 20 e 4 caps con il team Under 21. Così come avvenuto per Brancolini, gli esordi di Frabotta con la maglia di queste due ultime formazioni giovanili degli Azzurri hanno visto un intreccio particolare che sembra davvero essere disegnato dal destino: nel primo, l’allenatore che lo manda in campo è Daniele Franceschini (ex centrocampista del Lecce nel 2004); per il secondo, il commissario tecnico è invece Alberto Bollini (coach dei salentini nel 2015).
Dal punto di vista statistico, non è probante analizzare i numeri di Frabotta relativi all’ultima stagione (2021/2022) al Verona in quanto ha avuto modo di disputare soltanto due gare, per cui consideriamo (attraverso Sofascore) quelli riferiti all’annata precedente, quella in cui ha trovato un impiego maggiore – alla Juventus. In campionato, Frabotta ha disputato 15 gare (delle quali 8 dal primo minuto, per una media minuti giocati per partita pari a 46). Ha avuto modo di dispensare un assist e di creare due grandi opportunità per i compagni. Quello che ha favorevolmente impressionato è il numero di tocchi del pallone (37,6 per match, segno di forte personalità), oltre che l’altissima precisione sui passaggi (87%, valore davvero ragguardevole). Anche la precisione sulle palle lunghe (60%) è un dato da considerare favorevolmente. Se offensivamente il suo apporto è stato poco decisivo, dal punto di vista difensivo si è prodotto in 0,9 recuperi a partita, 0,5 tackle a gara e 0,8 salvataggi per match. Pochi i contrasti vinti (solo il 35%) e molti, invece, i palloni persi (6,5 di media a partita), segno che la sua propensione offensiva è più preponderante rispetto alla sua fase difensiva. La sua media voto, sempre secondo Sofascore, è stata di 6,65.
Il ritratto di Gianluca Frabotta ‘dipinto’ da Football Manager 2022 parla di un terzino abbastanza professionale, di piede sinistro, alto 187 centimetri e con un peso forma di 70 chili. Il ruolo in cui può offrire le migliori performance è quello del terzino, sebbene possa essere parimenti schierato come terzino fluidificante, come terzino senza fronzoli e addirittura come esterno completo (quindi collocato più avanti rispetto alla linea di difesa standard).
Fra i pro descritti dal videogame manageriale, si scopre come Frabotta sia capace di disimpegnarsi con naturalezza nel suo ruolo, sia dotato di una mole incredibile di coraggio che lo farà tuffare in situazioni da cui gli altri si terranno alla larga, come sia considerato un giocatore prestante, come sia ritenuto un elemento affidabile che dà il massimo per la causa e come abbia un potenziale adeguato per poter, in futuro, diventare un terzino sinistro di riferimento per l’intera Serie A. L’unico contro stilato nella sua scheda spiega come il suo livello attuale non sia altamente competitivo per la massima serie, ma comunque lo può far riconoscere come leader in qualunque squadra del campionato cadetto.
Le migliori qualità riconosciute da Football Manager 2022 per Gianluca Frabotta sono da ricercarsi, come anticipato, nel coraggio, così come nel gioco di squadra (voci entrambe stimate in un’abilità di 15/20). Di alto livello gli attributi assegnati per velocità, accelerazione, resistenza, concentrazione e impegno. Soddisfacenti, invece, le valutazioni per le caratteristiche riferite a integrità fisica, massima elevazione, aggressività, decisioni, determinazione, intuito, senso della posizione, cross e passaggi. I punti carenti, invece, sono evidenziati su aspetti come la visione di gioco, il carisma, i calci piazzati e, soprattutto, la fantasia.
L’abilità attuale di Frabotta secondo Football Manager 2022 è di 65/100, mentre quella potenziale è di 75/100: ciò dimostra quanto la sua crescita possa, in prospettiva, essere cospicua, per cui offrire prestazioni di livello adesso può aiutare il calciatore a crescere in maniera decisiva in un prossimo futuro.
Diciamocelo chiaramente: l’ingresso in squadra di Gianluca Frabotta da molti può essere considerata una mossa azzardata, non solo perché il ragazzo deve ancora dimostrare appieno le sue peculiarità e le sue abilità, ma anche perché nell’ultimo periodo è stato fermo ai box per lungo tempo. E’ vero anche, però, che anche lui, come tanti altri calciatori che vestono il giallorosso, sarà animato da un senso di rivalsa e mosso dalla voglia di rientrare nel calcio che conta dalla porta principale, per dimostrare che quanto di buono fatto intravedere nel corso della sua carriera può essere confermato dai fatti in una piazza calorosa come quella di Lecce in cui può trovare spazio, continuità di rendimento e fiducia. Il coraggio e la determinazione non gli mancano: ora starà a lui far vedere a tutti che il suo tesseramento non assumerà i contorni di una scommessa ma di una ritrovata certezza.
Benvenuto, Gianluca!