La magia di Oudin, le mosse vincenti di D'Aversa. Lecce-Genoa dell'andata è da ricordare
Al Via del Mare i giallorossi s'imposero per 1-0 grazie a un gol di Rémi Oudin
Lecce-Genoa del girone d'andata è un match da ricordare perchè forse in quel momento è stato raggiunto il punto più alto, almeno fino ad ora, della stagione in corso. Per un attimo è stato bello poter sognare, coscienti che non sarebbe durato per così tanto tempo ma consapevoli davvero del potenziale a propria disposizione, quello che oggi sta venendo meno e che serve ritrovare il prima possibile, a partire da domenica guarda caso proprio contro il Grifone. Serve ritrovare le proprie certezze, i propri punti di forza. In un momento così complicato della stagione bisogna dare una risposta decisa, un messaggio chiaro all'intero campionato. Il gioco inizia a farsi complicato, il Lecce è pronto a scendere in campo.
Quale fu l'undici iniziale di quella sfida?
Quel giorno, dal primo minuto, giocarono: Falcone in porta; Gendrey, Pongracic, Touba (al posto dello squalificato Baschirotto) e Gallo in difesa; Kaba, Ramadani e Rafia in mezzo al campo; infine, Almqvist, Krstovic e Strefezza in attacco. L'evento che cambiò l'inerzia della partita fu l'espulsione, per somma di ammonizioni, del difensore dei rossoblù Martin alla fine del primo tempo. I giallorossi, per gran parte dell'incontro, furono i detentori del pallino di gioco, rendendosi protagonisti in diverse occasioni da rete per passare in vantaggio senza mai centrare la porta. Krstovic, perennemente al centro dell'area di rigore, ci provò in tutti i modi: di testa, di piede e persino di rovesciata. Forti dell'uomo in più, furono i salentini a fare la partita, offrendo anche delle ottime trame di gioco.
Le mosse dalla panchina
Nel secondo tempo, D'Aversa optò diverse soluzioni tattiche per provare a smuovere l'inerzia del match che vedeva gli ospiti compatti, dietro la linea della palla, per coprire bene gli spazi del campo, impedendo ai giallorossi di andare a segno. All'ora di gioco, gli ingressi di Dorgu per Gallo, sulla corsia laterale mancina, e Oudin per Rafia così da aggiungere qualità alla manovra offensiva e nella gestione della palla. Probabilmente, la mossa vincente che regalò i tre punti ai giallorossi, fu l'ingresso in campo di Sansone per Kaba e Piccoli per Strefezza: fuori un centrocampista, dunque, e dentro due attaccanti per garantire superiorità al reparto avanzato, cambiando l'assetto tattico che passò da un 4-3-3 ad un 4-2-4 per rompere la difesa avversaria. Scelta azzeccata: il Lecce passa in vantaggio grazie ad una rete di Oudin dalla lunga distanza, per la gioia dei numerosi tifosi accorsi allo stadio, prima di tornare al modulo di partenza con l'ingresso di Blin per Krstovic al fine di irrobustire nuovamente il centrocampo con un giocatore di peso e maggiore fisicità. D'Aversa, nel corso della sua avventura nel Salento, ha saputo mostrare inventiva, dinamismo nelle scelte tattiche a gara in corso, quello che in queste ultime apparizioni sembrerebbe non essere riuscito ad esprimere al meglio. Ma il campionato è ancora lungo e domenica si attende un segnale che possa nuovamente confermare lo spirito e la forza di questo gruppo nonché le abilità del proprio allenatore, nella speranza di portare a casa una vittoria che sarebbe fondamentale per il prosieguo della competizione. Staremo a vedere.