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Francesco Di Mariano è stato ospite di PL durante una puntata speciale di ”Inconvocabili” in diretta su Twitch. Tantissimi gli argomenti trattati, ecco qui un piccolo estratto:

ESORDIO COL LECCE - “Avevo 16 anni, eravamo contro il Cuneo. Mi fecero fare quattro presenze per far alzare il valore di mercato e vendermi in estate alla Roma.”

STATO DI FORMA - “Sto al 70-80%. Io entro in forma subito, è una mia caratteristica. Sono stato fermo solo 20 giorni, non tre mesi. In quei giorni andavo sempre in piscina. Avevo problemi solo nello scattare nell’1vs1. Prima non riuscivo a convivere con un fastidio, nemmeno con gli antinfiammatori. Ora è lieve, 3 in una scala da 1 a 10. Prendo l’antinfiammatorio e sto bene per queste partite.”

LECCE DELLO SCORSO ANNO - “Non ero in quello spogliatoio, non posso sapere le dinamiche. Peró ricordo che ad un certo punto aveva 8 punti di vantaggio sul Venezia. Vi dico che sul campo era la più forte insieme all’Empoli. Poi non so cosa sia subentrato. Corini lo conosco, se lo meritava. Da fuori pensavamo fosse il Lecce a salire.”

CRESCITA - “Ho bruciato troppo le tappe quando ero piccolo, dicevano fossi il nuovo Totti, mi hanno pompato troppo. Ci ho messo del mio quando ero piccolo ma sono errori che fai. Io a 22 anni ho raggiunto la mia maturità. Dopo la Roma ci sono rimasto male e ho fatto la mia gavetta. Corini mi faceva giocare pure con gli occhi chiusi e lì sono esploso. L’anno che a Venezia feci 8 gol a febbraio e poi mi sono infortunato è stata la mia maturità. Ho capito lì che dovevo essere un professionista. Da piccolo vedevo chi giocava al posto mio e mi arrabbiavo.”

SERIE A - “Siamo a tre punti dalla A, perchè guardare negativo? Questi 15 giorni ci fanno tornare energia mentale, ora spetta solo a noi.”

AVVERSARI - “I più rognosi sono stati Maggio e Letizia. Probabilmente mi darebbe fastidio Mazzocchi se lo dovessi affrontare. Quest’anno mi impressionato Okoli, è tanta roba.”

PROMOZIONE - “Quelli che dobbiamo temere siamo noi stessi. Per il calendario forse Cremonese, Monza e Benevento sono quelle da tenere d’occhio. Faccio la B da 6 anni, mai visto un campionato del genere.”

ARBITRI - “Per me il problema è l’arbitraggio italiano in generale, non il singolo arbitro. Ci sono troppi tempi morti. Nella finale col Cittadella ci arbitrò Orsato. Questi arbitri top vengono in B e possono sembrare presuntuosi.”

RIGORISTA - “Non siamo ragazzini, non decide il mister chi li batte. Se mi dovessi conquistare un rigore e mi sentissi di calciarlo, Coda probabilmente me lo lascerebbe calciare. Non si può giudicare un calciatore per i rigori. Non si decide chi li batte, conta vedere sul momento chi se la sente.”

BARONI - “Da fuori lo vedete morbido? Quando è lucido nello spogliatoio è avvelenato. Riguarda la partita e ci dice la sua. Si fa sentire, è grosso eh.”

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