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La sessione estiva di calciomercato è terminata: ora è il momento di lasciare la parola al campo. Dopo 2 mesi intensi di trattative, il tecnico Eugenio Corini può vantare una rosa completa e pronta a competere in un campionato ostico come la Serie B. Un organico ringiovanito rispetto alle passate stagioni, composto comunque da giocatori esperti, conferme illustri e tante scommesse. In attesa della ripresa della competizione prevista per il 16 ottobre quando i giallorossi saranno impegnati a Brescia nell'anticipo della terza giornata, abbiamo provato a schierare quello che potrebbe essere l'11 titolare del Lecce, attenendoci alle indicazioni fornite da mister Corini nelle conferenze stampa passate. Di conseguenza la disposizione tattica confermata è il 4-3-3, con un play basso e gli esterni larghi pronti a tagliare all'interno durante la costruzione offensiva. Tra i pali i salentini hanno l'imbarazzo della scelta, ma il portiere titolare sarà Gabriel, il quale dopo un'annata più che positiva in A ha ribadito il suo valore anche nei primi due impegni contro Pordenone ed Ascoli. Solo panchina quindi per Vigorito e Bleve, pronti all'evenienza ad alternarsi con l'estremo difensore brasiliano. Nel reparto difensivo il Lecce si è mosso con decisione sul mercato. Agli innesti di Zuta e Adjapong, è seguito quello di Kastriot Dermaku, centrale albanese prelevato dal Parma nelle ultime ore della sessione estiva. Confermati invece Lucioni, Meccariello, Rossettini e Calderoni. Abbondanza numerica in mezzo mentre sull'esterno sono solo 3 i terzini a disposizione, anche se in caso di emergenza la duttilità di Meccariello potrebbe rivelarsi una carta importante. In difesa noi immaginiamo quindi un quartetto Adjapong-Lucioni-Dermaku-Zuta, con Calderoni pronto ad insidiare il terzino svedese, apprezzato particolarmente da Corini sin dal suo arrivo. Passiamo quindi al centrocampo; ad aprire il terzetto nel ruolo di play basso troviamo Panagiōtīs Tachtsidīs. Inutile nasconderlo: come avevamo già potuto apprezzare due anni fa, il greco in B giganteggia in mezzo al campo e, una volta tornato in forma (ha saltato tutta la preparazione atletica causa positività al COVID), sarà un elemento inamovibile. Al suo fianco, ai nastri di partenza, posizioniamo Henderson e Mancosu: il primo ha fatto benissimo fino ad adesso mettendo a segno due reti tra campionato e coppa Italia, mentre il capitano giallorosso è un calciatore di quantità e qualità, il prototipo di centrocampista che qualunque allenatore vorrebbe a propria disposizione. Pronti a subentrare Majer, il quale non sembra abbia trovato ancora una collocazione tattica adeguata dopo aver giocato mediocremente da regista basso, ed il neo-arrivato Björkengren, più adatto invece a muoversi in quella zona del campo come vice-Tachtsidīs. Ultimo reparto: l'attacco. Nel ruolo di prima punta regna l'abbondanza con Coda, Stępiński, Pettinari e Rodriguez a contendersi un solo posto in campo. Ad oggi lascia il tempo che trova l'ipotesi di un attacco a due, quindi continuiamo ad attenerci ad uno schema tattico con due esterni ed un solo centravanti. Di conseguenza il posto tanto ambito potrebbe spettare a Mariusz Stępiński: il polacco è un calciatore dalle potenzialità enormi, dimostrate in parte in A e pronte ad emergere definitivamente nel Salento, dopo un'operazione onerosa per la società, che punta tanto su di lui. Ciononostante, Coda e Pettinari sono due attaccanti di categoria e, se giocheranno al meglio le proprie carte, lasceranno la patata bollente in mano all'allenatore. Pablo Rodriguez, invece, nonostante la giovanissima età, è molto duttile e il suo stile di gioco potrebbe suggerire uno spostamento sulla fascia, dove potrebbe scatenare il suo estro. Sulle fasce il Lecce vanta in rosa Falco, Paganini, Listkowski, Lo Faso e Felici. Riguardo il numero 10 c'è poco da dire: se in forma, è un calciatore di un'altra categoria. Paganini, assente alla partenza per un fastidio fisico, nelle amichevoli pre-campionato si è alternato a destra con super Pippo, ma è da segnalare come possa adattarsi a sinistra se necessario. Dall'altra parte del campo schieriamo Marcin Listkowski: arrivato da mezzala offensiva, per l'emergenza infortuni si è mosso da esterno, non sfigurando affatto e meritandosi la fiducia del tecnico. Felici e Lo Faso invece, nonostante la poca esperienza in B, potrebbero rivelarsi dei jolly da non sottovalutare. In linea col progetto di patrimonializzazione, il Lecce punterà anche su di loro, cercando di valorizzarli al meglio. Delineato finalmente il nuovo Lecce, è giunto il momento di lasciare la parola al terreno di gioco che, come sempre, decreterà se questa squadra sarà competitiva sin da subito.
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