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Jannik Sinner, il giovane talento del tennis italiano e attuale protagonista agli US Open, festeggia la vittoria del torneo ma con riserva. Nonostante l'entusiasmo per il trionfo in uno dei tornei più prestigiosi del circuito, una nube minacciosa continua a incombere sul tennista altoatesino: il rischio di un ricorso da parte della WADA (Agenzia Mondiale Antidoping) e della NADO Italia riguardo alla sua doppia positività al Clostebol, una sostanza proibita, risalente a marzo scorso.

Sinner è già stato prosciolto da un tribunale indipendente che ha valutato il caso, ma la vicenda potrebbe non essere ancora conclusa. La mezzanotte di lunedì rappresenta infatti il termine ultimo entro il quale WADA e NADO Italia potranno presentare un ricorso contro la sentenza. Sebbene il Corriere della Sera indichi che un appello da parte della WADA al Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) di Losanna sia improbabile, tale possibilità non è da escludere del tutto. Se la WADA dovesse optare per un ricorso, si tratterebbe di una decisione senza precedenti, visto che l'agenzia non ha mai impugnato una sentenza emessa da un'entità indipendente che agisce per conto di numerose federazioni sportive, tra cui quelle di atletica e ciclismo.

Le ragioni per cui un ricorso appare poco probabile sono anche di natura politica. La WADA è sotto pressione per non aver impugnato l'assoluzione di 23 nuotatori, un caso che ha sollevato numerose critiche per presunte lacune nell'inchiesta. Inoltre, anche un eventuale ricorso contro Sinner potrebbe non garantire un completo ribaltamento della sentenza. Più probabile sarebbe un riconoscimento di colpa parziale, che potrebbe portare a una squalifica ridotta dai 4 ai 6 mesi. Alcuni punti della sentenza Itia, infatti, non sono stati approfonditi, come il motivo per cui la pomata contenente Clostebol si trovava nel bagaglio del preparatore di Sinner, che l’ha poi consegnata al massaggiatore, conscio delle possibili conseguenze.

La possibilità che NADO Italia decida di procedere con un ricorso è anch'essa considerata improbabile, lasciando quindi Sinner in una situazione di relativa calma, almeno fino a questa sera, quando scoprirà se il capitolo giudiziario potrà essere considerato definitivamente chiuso. Fino ad allora, l'unica certezza è che l'attesa rimane carica di tensione, con il giovane campione che ieri è stato chiamato a gestire non solo la pressione della finale degli US Open, ma anche quella di una vicenda che potrebbe influire significativamente sulla sua carriera.

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