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di Pietro Paolo Deison Che poi me ne rendo conto pure io come, a caldo, un gol può contribuire a stravolgere il giudizio su una partita. Al 89' contro il Pescara mi ero già fatto la mia idea sulla partita e preparato mentalmente il commento finale pensando: "Partita tosta, non giocata bene ma visti i risultati delle altre nessuna partita è semplice e questi punti varranno doppio perché conquistati soffrendo e tirando fuori gli attributi".
Invece la tragedia nel finale: segna Busellato ( in fuorigioco ok ma io me la prendo comunque con il mister e con la squadra) e tutte le mie congetture e il mio ottimismo crollano di colpo. Ecco che mi ritrovo, sempre a caldo, a vedere tutto negativo: la squadra gioca male, i cambi sono stati sbagliati (oddio, quello lo penso anche "a freddo"), Corini non ha in pugno lo spogliatoio, Rodriguez non andava tolto, Tachsidis deve stare fuori, Mancosu non è entrato con il giusto atteggiamento.
Hai voglia a dire che la valutazione deve prescindere dal risultato, purtroppo sarà sempre difficile scindere le due cose, specie se all'89' stavi guardando la classifica facendo voli pindarici e vedendo come avevamo guadagnato 2-3 punti su tutte le squadre davanti a noi.
Tutto può cambiare in un secondo, annebbiarci la mente e stravolgere le nostre considerazioni e i nostri giudizi.
L'importante è che, una volta ritrovata la lucidità, siamo in grado di fare un passo indietro e commentare l'accaduto con meno enfasi e rabbia e con un pizzico di obiettività in più.
A prescindere da tutto, l'amore per i colori, per la maglia e per i ragazzi non devono mai mancare, all' 89' così come al fischio finale, che si vinca o che si perda( qua mi viene in mente una rima che comprende il Lecce e il Bari ma mi astengo per non risultare scurrile)
P.S. Corini abbande comunque
P.P.S. Hjulmand è un fenomeno
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