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Al centro del dibattito del mondo del calcio c'è sempre il problema della ripresa dei campionati maggiori per le diverse leghe europee. Continue conference call e continue proposte provengono dai vertici del calcio italiano che quotidianamente cerca di trovare una soluzione adeguata. Attualmente sembrerebbero essere due le soluzioni in auge: "piccolo mondiale" in tre città e giocare al centro-sud.

PICCOLO MONDIALE

In attesa che dal Governo arrivino indicazioni per la ripresa degli allenamenti, nelle scorse ore il ministro Spadafora ha confermato la data del 4 Maggio come probabile, si sta valutando la possibilità di scegliere tre Città dove poter svolgere tutte le gare di campionato rimanenti. Il problema principale in effetti resta la Lombardia che è sempre terra di focolaio. Individuare allora 3-4 città lontane dal focolaio per giocare il campionato potrebbe essere una ipotesi.

GIOCARE AL CENTRO-SUD

L'altra idea in voga in questi giorni sarebbe quella di disputare il campionato di Serie A negli stadi del centro-sud dove il contagio non ha raggiunto i livelli di Lombardia e Veneto. A lanciare l'idea è stato Walter Ricciardi, membro del consiglio esecutivo Oms, ma anche consigliere del ministro Speranza per il Coronavirus e consulente Coni: “Sulla fattibilità dei sistemi di controllo, è da verificare, ma le proposte sono credibili e sostenibili. C'è un discorso geografico: l'Italia non è tutta uguale a livello di contagi. Al Centro-Sud non c'è stata quell'esplosione terribile del Nord. Ma la gente comunica, la gente viaggia, ma in alcune parti del Paese questo non si può ancora fare, ci sono paesi dove ci sono ancora 100 e più morti al giorno. Differenziare le aree per livello di rischio è giusto, stiamo proponendo di giocare al Centro-Sud, non ha senso vietare attività dove ci sono 0 casi come la Basilicata".
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