Imprecisione e fretta: contro il Sassuolo 16 tiri ma nessuno in porta
I giallorossi hanno tirato 16 volte senza mai prendere lo specchio
Imprecisi. Dovessimo descrivere i tiri in porta dei giallorossi, utilizzeremo senza dubbio questo termine, quello che più di tutti rappresenta le conclusioni dei calciatori salentini nel match di ieri sera contro il Sassuolo.
Il Lecce, in qualche occasione, è stato accusato dai propri tifosi di tirare poco. Ieri, però, la truppa di Baroni ha puntato il mirino più volte verso la porta di Consigli, eppure non l’ha mai centrata. 16 tiri in totale, alcuni da buona posizione, ma tutti fuori, con diverse conclusioni che sono terminate molto lontano dallo specchio.
Remi Oudin e Gabriel Strefezza hanno avuto sui piedi le occasioni più ghiotte del match. Il francese è entrato bene ad inizio ripresa, con motivazione, ed ha avuto due opportunità per colpire. La prima volta si è trovato in posizione centrale rispetto alla porta. Ha puntato l’area di rigore ed ha fatto partire un sinistro affilato che, però, si è perso parecchio sopra la traversa della porta difesa da Consigli. Nella seconda occasione, invece, la palla era alta e rimbalzante ma il francese non è riuscito a tenerla bassa, sfiorando la porta con una staffilata solo potente.
Strefezza, a dire il vero, ha fatto peggio del suo collega di reparto. Il brasiliano al minuto 81 ha avuto sui piedi la palla del pareggio ma da ottima posizione ha calciato inspiegabilmente fuori, commettendo un errore grossolano e non da lui.
Colombo, Gallo, Maleh, Gonzalez. Tutti hanno provato ad impensierire Consigli con conclusioni da fuori. Il portiere dei neroverdi, però, è tornato a casa con i guanti splendenti, dato che non è dovuto mai intervenire per sventare pericoli.
Adesso Milano, una trasferta complicata contro un Inter che ha perso qualche ora fa a Bologna ed ha voglia di riscatto. Il Lecce dovrà fornire una prestazione super per portare a casa dei punti preziosi e continuare la sua rincorsa verso la salvezza: l’unico reale obiettivo di Hjulmand e compagni.