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Durante Stadio Aperto, su TMW Radio, Gianluca Falsini (ex difensore di Verona, Catania e Atalanta), ha commentato, la prestazione della difesa del Lecce nel corso della partita persa con l'Atalanta. Questo il suo pensiero: “Si marca a zona perché le regole facilitano gli attaccanti, per evitare trattenute e sbilanciamenti da cui si rischierebbe un rigore. Ad esempio la posizione di Rossettini in Lecce-Atalanta è troppo aperta, ha dato a Zapata troppe chance. Chiaro che se marchi un giocatore come Duvan devi concedere, ma gli dai un pallone sopra la tua testa. Sono rimasto più sconvolto dalla lettura dei giocatori del Lecce, in particolare Lucioni e Donati, sulle giocate di Zapata che ha avuto totalmente vita facile con gli stessi movimenti. Clamoroso vedere due difensori marcare così a uomo”. Falsini spiega: “Ho cercato di insegnare, nei miei anni nel settore giovanile, che il difensore deve dare uno sguardo al pallone e col corpo sentire il movimento dell’attaccante. La postura del corpo è fondamentale, la tendenza di una punta forte come Zapata è agganciarsi al difensore, in quel caso Rossettini. Mi hanno sempre insegnato che quando marchi un giocatore più forte fisicamente non devi avvicinarti troppo, perché a quel punto ti ha già preso un metro davanti in anticipo”.
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