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Nei giorni scorsi ci siamo cimentanti in un articolo che riassumeva la stagione di Pablo Rodriguez con la maglia dell'Ascoli facendo però riferimento esclusivamente ai numeri. 

Nel tentativo di capirne di più ci siamo fatti una chiacchierata con il direttore responsabile di Tutto Ascoli Calcio, Stefano Bentivogli, che ci ha raccontato le dinamiche e le sue sensazioni nei riguardi del centravanti spagnolo che a Giugno tornerà a vestire il giallorosso in attesa di capire quale sarà il suo nuovo futuro. 

“All'annuncio di Rodriguez le sensazioni erano quelle di aver preso un giocatore in grado di fare la differenza in B - spiega il collega - un giocatore che era di categoria superiore. L'ultimo passato ad Ascoli capace di creare calcio e saltare l'uomo era stato Ninkovic. Quindi all'arrivo di Rodriguez l'entusiasmo era notevole perché arrivava un giocatore di fantasia e da Serie A”.

A proposito di fantasia. In quali ruoli ha giocato?

“Ha ricoperto diversi ruoli. Trequartista, seconda punta, esterno d'attacco sinistro e anche punta. Senza dubbio le cose migliori le ha fatte vedere da seconda punta. Anche come prima punta non è andato male anche se di palloni buoni ne riceveva ben pochi”. 

A 22 anni e alla sua terza esperienza tra i professionisti, ha realizzato 4 gol e 5 assist in 38 presenze. Alla luce di quello che hai appena detto, ti aspettavi di più? 

“Sinceramente si. Le aspettative erano alte al suo arrivo, purtroppo però Rodriguez è stato spesso discontinuo e i gol segnati sono stati soltanto 4, veramente pochi per un giocatore della sua caratura che in B doveva fare la differenza in positivo”.

pablo rodriguez con la maglia dell'ascoli

Come detto è giovane, se non d'età, sicuramente come esperienza. Pensi sia cresciuto un po' in questa stagione?

“Sotto l'aspetto tattico sicuramente si, Ha giocato in più ruoli e con diversi allenatori. Dal punto di vista mentale lo spero, è un giocatore che si accendeva a tratti, deve trovare più continuità e forse questa stagione all'Ascoli potrebbe essergli servita in tal senso”.

 In Serie B ci può stare però…

“Ha il potenziale per giocare in Serie A, ma deve esprimerlo. Al momento lo definirei un giocatore da Serie B. Credo che per la sua crescita dovrebbe giocare ancora in B, magari in una squadra d'alta classifica che lotti per la promozione”.

Qui a Lecce è stato acclamato fin da subito, poi a causa delle prestazioni un po' opache è stato beccato da qualche tifoso. Come è stato invece il rapporto con i tifosi bianconeri?

“Sostanzialmente è stato buono. Per l'Ascoli è stato un anno particolare, i giocatori come società e tecnico sono finiti nel mirino dei tifosi dopo la retrocessione. Di mezzo quindi c'è stato anche Rodriguez che la tifoseria ha sicuramente apprezzato nell'arco di tutta la stagione ma che, d'altra parte, si aspettava anche di più da lui”.

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