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Si aggiungono ulteriori dettagli alla vicenda che vede indagato un animatore minorenne per stupro nei confronti di una ragazzina di 13 anni, originaria del frusinate ed in vacanza nel Salento con i genitori.

La vicenda

L'episodio sarebbe avvenuto presso una struttura turistica di Torre dell'Orso (Marina di Melendugno) mercoledì scorso. 

Stando alle prime dichiarazioni, in seguito ad un bacio all'apparenza innocente, la giovane sarebbe stata afferrata e costretta al rapporto con l'animatore.

A rivelare chi fosse stato ad abusare di lei sarebbe stata la stessa ragazzina alla mamma ed alla zia, che notando il suo cambiamento d'umore, hanno convinto la piccola a rivelare l'accaduto.

Dopodiché, la ragazzina è stata tempestivamente accompagnata all'Ospedale “Santa Caterina Novella” di Galatina per poi effettuare la prima segnalazione alle forze dell'ordine, attivando il codice rosa (protocollo riservato alle vittime di violenza).

Dopo i primi accertamenti, sono stati eseguiti prelievi e tamponi i cui esiti saranno consegnati alla polizia giudiziaria per stabilire la compatibilità con il racconto fornito dalla tredicenne.

Il sospettato

Il giovane accusato sarebbe un animatore turistico di diciassette anni originario della provincia di Treviso, che si sarebbe difeso parlando di consensualità del rapporto e dell'inconsapevolezza dell'età della ragazzina. 

Per lui tuttavia non è scattata ancora nessuna misura cautelare, ma nel frattempo ha lasciato il villaggio turistico dove lavorava.

I magistrati intanto hanno avviato gli accertamenti sugli indumenti della tredicenne ed hanno acquisito filmati di videosorveglianza del villaggio turistico dove si sarebbe consumato l'atto. 

Oltre a ciò, saranno fondamentali anche le testimonianze di alcuni ospiti del villaggio.

Le parole del Sindaco

Lo spiacevole avvenimento ha turbato la comunità di Melendugno, con lo stesso sindaco Maurizio Cisternino che si è espresso in supporto della tredicenne e della sua famiglia: 

Attendiamo di saperne di più, le indagini sono in corso. Siamo veramente amareggiati per quello che può essere avvenuto e che potrebbe accadere ovunque. 

Ed è anche per questo che ogni giorno siamo impegnati nel combattere ogni forma di violenza di genere, soprattutto contro le donne. 

E lo facciamo concretamente. Siamo solidali con la ragazzina e con la sua famiglia, in questo momento, mentre si attendendo gli sviluppi dell’inchiesta.

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